LECCO – Funerali ma non in chiesa? A Lecco già da quattro anni avrebbe dovuto essere consentita la possibilità di riti civili per l’ultimo saluto ai propri cari ma il provvedimento, dopo l’approvazione nell’ottobre del 2010 a larga maggioranza (31 voti a favore e un solo astenuto in Consiglio Comunale), è rimasto al palo.
Per questo Viviana Parisi, consigliere del PD e promotrice della mozione, ha riacceso nuovamente i riflettori sulla tematica chiedendo di dare finalmente attuazione a quanto già deliberato dall’aula, ovvero l’individuazione di uno spazio pubblico, coperto e idoneo alle esequie civili.
“E’ importante che il Comune renda possibile questo servizio – spiega Viviana Parisi – il provvedimento votato quattro anni fa imponeva all’amministrazione di trovare un luogo idoneo entro la metà del 2011 e pe questo, nonostante l’approvazione di allora, non posso che esprimere un commento negativo perché finora non è stato fatto nulla”.

Una necessità, quella di trovare uno spazio degno per permettere lo svolgimento di funerali civili, che il consigliere democratico ha vissuto in prima persona:
“Sono figlia di madre cattolica e padre laico e alla morte di quest’ultimo nel 2004 avremmo voluto che si celebrasse il rito civile perché questo era il suo volere. Non essendoci un luogo individuato a questo scopo, abbiamo fatto un piccolo ricordo di lui sotto il porticato del cimitero di Castello, all’aperto, con la gente in piede e senza nemmeno una sedia. Credo quindi che, così come già accaduto per personaggi noti della vita cittadina, sia data la possibilità a tutti i lecchesi di poter fruire di uno spazio per un rito alternativo a quello religioso”.
Nel provvedimento avanzato da Viviana Parisi si identifica Villa Gomes, già utilizzata per i matrimoni civili, come uno dei luoghi da mettere a disposizione per i funerali. Va detto che ogni cittadino dovrebbe essere libero di poter scegliere anche altri edifici pubblici o privati dove celebrare le esequie e le spese per l’utilizzo degli spazi ricadrebbero sul beneficiario, senza gravare sul Comune.
La delibera presentata dal consigliere Parisi va ad integrare l’attuale regolamento di Polizia mortuaria non solo riguardo ai riti civili ma anche sulla possibilità che sacerdoti o rappresentati di altri culti possono intervenire all’accompagnamento della salma, quando siano stati richiesti dalle famiglie dei defunti, presso cimiteri cittadini, cosa che finora non è contemplata da tale regolamento.

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