Il Procuratore: “Pochi magistrati, a Lecco uno ogni 84 mila abitanti”

Tempo di lettura: 2 minuti
Il dott. Antonio Chiappani, Procuratore della Repubblica di Lecco
Il dott. Antonio Chiappani, Procuratore della Repubblica di Lecco
Il dott. Antonio Chiappani, Procuratore della Repubblica di Lecco

LECCO  “Ho voluto  dar conto alla cittadinanza dell’intenso lavoro che viene svolto presso questo Palazzo di Giustizia da sole diciotto persone” ha spiegato il procuratore Antonio Chiappani riepilogando l’attività del tribunale di Lecco nel 2015 (vedi articolo).

Nonostante l’alto numero di abitanti (341.354) infatti l’Ufficio della Procura della Repubblica di Lecco risulta essere quello col rapporto tra numero di abitanti e Pm più alto di tutta l’Italia settentrionale, con 1 sostituto procuratore ogni 84.348 abitanti.

“Se guardiamo i dati ministeriali – ha aggiunto Chiappani – vediamo come territori con molti meno abitanti abbiano un numero maggiore di sostituti procuratori, ad esempio Varese, con 279.117 abitanti e 8 sostituti, ma gli esempi potrebbero continuare. Con questo rapporto altissimo abbiamo calcolato che ogni sostituto procuratore di Lecco riceve annualmente 1.461 fascicoli di inchiesta in più. Da aprile abbiamo disposto una divisione di competenze per i quattro sostituti, due si occupano di reati economici/patrimoniali e due di reati sociali contro soggetti deboli. Il lavoro così distribuiti ha dato i suoi frutti ma per lavorare ancora al meglio ci vorrebbe almeno un quinto sostituto procuratore, il carico di lavoro è molto alto, in un anno si contato circa 5.000 procedimenti” ha detto Chiappani.

“Penso che questo stato dei fatti evidenzi ancora una volta come questa città voglia poco bene a sé stessa – ha proseguito il Procuratore capo – personalmente i futuri accorpamenti che si prospettano per la Provincia di Lecco mi spaventano, perché ho sempre creduto che un territorio debba poter mantenere la propria specificità e autonomia, anche per risvolti sociali oltre che giudiziari. Qui a Lecco nello specifico stiamo cercando di creare un Tribunale del territorio, i lavori per riportare il foro in centro città a Piazza Affari vanno in questa direzione ideale di riportare la giustizia alla centralità che le spetta. La città e i suoi abitanti si devono così rendere conto dell’attività che questi uffici svolgono: in senso più generale voglio dire che Lecco deve auto riconoscersi di più e non diventare ruota di scorta di altri, 88 Comuni e oltre 340 mila abitanti sono una realtà che non deve andare disgregata”.

Il pericolo, secondo Chiappani, sta nel venir meno di strutture del territorio e che del territorio abbiano conoscenza: “Pensiamo al monitoraggio ambientale: in caso di accorpamento con altre Province, chi controllerà lo scarico nel Lago o il funzionamento dei depuratori? La Forestale sarà accorpata ai Carabinieri, la Polizia Provinciale non se ne occupa più e l’Arpa controlla ma fino ad un certo punto. Così Lecco rischia di ritrovarsi senza una polizia giudiziaria legata ai delitti contro l’ambiente…”.