CALOLZIOCORTE – Una sessantina di esuberi e la chiusura di cinque negozi questo quello che si prospetta all’orizzonte per Legler Cooperativa che ha presentato la domanda di concordato in bianco. Il timore è che anche i lavoratori del punto vendita di Calolzio possano essere coinvolti nel piano di riorganizzazione.
Dopo vari incontri con le parti sindacali il quadro è tutt’altro che roseo. Due negozi a Seriate, uno a Dalmine, uno a Bonate Sopra e uno a Cene, questi i punti vendita per cui si prospetta la chiusura e che vedrebbero coinvolti una trentina di dipendenti. Visto che gli esuberi annunciati sono una sessantina, però, sarebbero coinvolti anche i dipendenti di altri negozi tra cui potrebbero esserci anche quelli di Calolziocorte.
Il concordato in bianco è già stato presentato. La situazione, quindi, è stata congelata. Si parla di un debito di 17 milioni di euro, 9 dei quali ricadrebbero sulle spalle dei soci prestatori. Una situazione che arriva dopo quattro anni di solidarietà.
Nei prossimi giorni la società dovrà presentare i dati e si saprà con precisione anche l’entità dei licenziamenti e quali negozi riguarderanno.
Proprio venerdì scorso era stato organizzato un incontro in Provincia a Bergamo dove erano presenti, oltre al presidente Matteo Rossi, anche molti amministratori dei paesi dove sono ubicati i negozi.
Barbara Cortinovis, segretaria generale di Filcams Cgil Lecco, ha definito il quadro preoccupante: “La situazione è molto grave e tutto ricade sulle spalle dei lavoratori e dei soci prestatori”.