
LECCO – Aveva provocato forti polemiche l’audizione a porte chiuse del sindaco Virginio Brivio, sentito in Comune sul caso Metastasi dalla Commissione comunale di Controllo e Garanzia.
In primis era stata la Lega Nord ha criticare la segretezza della riunione, vista la rilevanza del tema (l’arresto di un consigliere comunale per presunti legami con l’ndrangheta e le intercettazioni nelle quali figura lo stesso primo cittadino, seppur non rilevanti sul piano penale) , lo stesso ha poi fatto Qui Lecco Libera e Alberto Anghileri, candidato sindaco di Cambia Lecco.
Da più parti è giunta quindi l’invito ad una discussione pubblica da parte del sindaco e non chiusa tra le mura del municipio.
“E’ doveroso precisare che la risposta a tali richieste non dipende dalle volontà personali di coloro che sono chiamati ad amministrare la città e neppure dal Sindaco di Lecco. Sono le regole che definiscono i comportamenti di ciascuna Istituzione democratica – è la replica dell’amministrazione, affidata al presidente del Consiglio comunale, Alfredo Marelli – Ovviamente le regole si possono cambiare, ma fin tanto che sono in vigore devono essere rispettate e applicate. Nelle comunità senza regole vincono i prepotenti”.
Istituita ai sensi del regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, la commissione speciale permanente di controllo e garanzia è composta da sette consiglieri comunali, tre dei quali appartenenti alla minoranza consiliare, ed è presieduta da un consigliere di minoranza. “Ciò – sottolineano dal Comune – a garanzia della massima trasparenza”.
Come precisano dall’amministrazione comunale, fin da quando è stata costituita, le riunioni della commissione si tengono a porte chiuse, “ed è proprio questo che permette alla commissione speciale di svolgere accertamenti per i quali può essere necessario accedere ad atti riservati”.
“Nel caso specifico tali restrizioni non rispondono solamente a norme regolamentari comunali – spiega il presidente del Consiglio Comunale – bensì obbediscono al rispetto dei vincoli di segretezza legati a un processo in corso e alla necessità di non favorire e/o danneggiare persone indagate e/o rinviate a giudizio”.
Il regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale del Comune di Lecco (e di tutte le Istituzioni) obbliga inoltre ad effettuare adunanze in forma segreta quando sono trattati argomenti che comportano apprezzamento della capacità, moralità, correttezza o sono esaminati fatti e circostanze che richiedono valutazioni delle qualità morali, delle capacità professionali e delle condizioni di salute di persone. In materia di segretezza nell’ambito delle commissioni d’indagine, analoghe regole sono previste anche da Regione Lombardia, dalla Camera dei Deputati e dal Senato.
“Il criterio di giudizio sulla politica e sui comportamenti dei politici non può essere modificato a piacimento – prosegue Marelli- Giustamente i cittadini si lamentano e condannano la corruzione e il malgoverno presente nella politica e nelle Istituzioni, altrettanto giustamente i cittadini e le persone responsabili non possono chiedere di ignorare le regole per temporanee convenienze politiche o personali”.

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