Montagna. Il Gruppo Gamma compie 40 anni e guarda al futuro

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Giovanni Spada, presidente dei Gamma

LECCO – Il Gruppo Alpinistico Lecchese Gamma compie quarant’anni. Il 2018 sarà una data importante per l’associazione che si trova a un punto di svolta.

Per molti anni, oltre che nell’alpinismo, ha recitato un ruolo di primo piano nella divulgazione degli aspetti culturali della montagna: le serate alpinistiche e il premio di narrativa Carlo Mauri sono diventati un marchio di fabbrica che ha saputo raccogliere consensi in tutta Italia e non solo. Sotto questo aspetto, negli anni, però, il gruppo è rimasto un po’ in ombra, complice anche la nascita dell’Associazione Culturale Alpinistica Lecchese che si è proposta come riferimento per trovare una sintesi tra le varie esigenze ed idee dei numerosi sodalizi legati alla montagna presenti in città (associazione che però ha chiuso i battenti lo scorso giugno dopo soli cinque anni di attività).

“Non posso dire che non siamo stai condizionati, ma ci siamo rimboccati le maniche. Abbiamo cercato di dare il nostro contributo al territorio non facendo mancare le nostre attività tradizionali”.

Alla domanda su Acal il presidente Giovanni Spada risponde con questa breve considerazione. Al suo secondo mandato, è ormai proiettato al futuro. E’ al lavoro per dare nuova vitalità al gruppo e lo fa puntando tutto sui giovani.

“Innanzitutto, sono orgoglioso di essere un Gamma. Sono presidente dal 2015 e l’obiettivo è quello di dare una nuova vita al gruppo: provare a cambiare marcia per dare un senso positivo a quello che si sta facendo. Per riuscirci è necessario ritrovare entusiasmo e senso di appartenenza. Gli ideali e lo spirito ‘Gamma’, tramandato dai soci fondatori, sono la nostra forza e ciò che ci contraddistingue”.

Un lavoro lungo e delicato a cui il presidente ha dedicato entrambi i suoi due mandati.
“Quando uno è convinto di quello che fa allora riesce a superare anche le difficoltà e i problemi. Dobbiamo investire sui giovani cercando di creare spazi per farli crescere. All’inizio ho dovuto cercare di capire come muovermi per riuscire a costruire un percorso. Non avevo dubbi su ciò che dovevo fare, ma non era facile farlo. E’ doveroso da parte mia un ringraziamento sentito al Consiglio e a tutto il gruppo per supporto e disponibilità, lo stesso ringraziamento è rivolto anche alla Società UOEI”.

Giovanni Spada con l’alpinista Marcin Tomaszewski

 

Il 2018 sarà un anno delicato: nell’anniversario del 40° è arrivato il momento di raccogliere i frutti di tanto lavoro.
“Ci potranno essere dei nuovi possibili ingressi importanti. A breve sarà la volta di un gruppetto di ragazzi, appartenenti al nostro territorio, che già vanno in montagna assieme e sono parecchio affiatati. Hanno fatto delle bellissime cose negli ultimi anni, alla ricerca dell’avventura e di nuove esperienze su terreni diversi. Questi ragazzi possono vedere i Gamma come un punto di partenza e noi dobbiamo supportarli. Il nostro obiettivo finale è andare in montagna e il nostro compito è fornire loro gli strumenti per poterlo fare. Proprio in quest’ottica anche la sala boulder rappresenta un nostro fiore all’occhiello. Nel 2016 è stata oggetto di un importante restyling: un nuovo lay-out, sono stati tracciati nuovi percorsi, e conta oltre 60 abbonati. Costituisce una grande opportunità per i giovani pure come via alternativa per avvicinarsi alla montagna e un valore aggiunto per la frequentazione della sede. Essendo in tema, non posso dimenticarmi dell’attività del Team Gamma legata ad un aspetto più agonistico, senza però trascurare la loro funzione didattica rivolta ai ragazzi in età scolastica”.

L’anno del quarantesimo sarà l’occasione per lanciare una serie di nuove iniziative.
“Si tratta di iniziative che, come di consueto, avranno come obiettivo primario la ricerca di uno spontaneo senso di appartenenza e di aggregazione ai Gamma, e che saranno chiaramente incentrate sull’alpinismo, sul territorio e soprattutto finalizzate al coinvolgimento dei giovani e alla realizzazione delle loro aspettative. La nostra qualità è quella di promuovere e incrementare sempre più nei giovani la passione per l’alpinismo, l’arrampicata, la annessa cultura, che viene proiettata alla ricerca di talenti e appassionati del nostro territorio, pure in funzione della formazione delle generazioni prossime e future per il Gruppo. Ci auguriamo di ricevere sostegno determinante da coloro che ci sono stati da sempre vicini, sia essi come privati che come aziende, consentendoci di realizzare le nostre più interessanti iniziative. Anche in questo caso, mi sento in dovere di ringraziarli personalmente per il loro continuo sostegno al Gruppo”.

Per andare sul concreto sul tavolo ci sono già molti progetti.
“Ci sono delle novità. Una di queste è l’istituzione per il prossimo anno del concorso ‘Voglia d’Arrampicare’. Un concorso riservato ai Giovani che praticano l’alpinismo, del nostro ambiente sociale come estrazione, per incentivare l’amore per la montagna e incrementare la passione alpinistica. L’idea è quella di premiare le migliori salite (nuove aperture o ripetizioni), qualità e quantità dell’attività effettuata dai giovani. Sarà un modo per capire le tendenze di giovani alpinisti, cosa fanno in pratica. La giuria sarà composta da tre alpinisti di diversa generazione. Sul nostro sito (www.gamma-lecco.eu) si possono trovare le finalità, la modulistica e il regolamento”.

Colin Haley ospite del Gruppo Gamma

 

Poi si mantiene la tradizione delle grandi serate alpinistiche.
“Dopo la recente serata con l’alpinista Polacco Marcin Tomaszewski, ci ritroviamo nuovamente il 10 Aprile 2018, al Palladium di Castello. Organizzeremo una serata con Tom Randall sul tema dell’arrampicata ‘trad’ con uno degli arrampicatori trad più forti ed eclettici del Regno Unito e non solo. Un tema che ci auguriamo possa essere di forte interesse per i giovani. Il 26 ottobre, presso l’auditorium Casa dell’Economia, invece, siamo pronti a organizzare un singolare convegno di studio sul tema ‘Donne e Montagna’: a garanzia è già confermata la presenza delle tre relatrici: Nives Meroi (oltre 8.000), Nina Caprez (arrampicata sportiva) e Gudrum Weikert (guida professionista). Esponenti di sicuro richiamo e prestigio del pianeta femminile dell’alpinismo europeo. La nostra idea è di raccontare l’alpinismo con tagli diversi, tentando anche di diversificarci dalle tradizionali serate. Il convegno è un esempio, il raccontare la storia lecchese ne è un altro. Per l’appunto, nell’estate del 2018, infatti, organizzeremo serate in luoghi significativi del nostro territorio per parlare dell’alpinismo lecchese, attraverso le dirette esperienze e testimonianze di alcuni nostri esponenti Gamma di generazioni diverse, in modo da favorire una cultura del dialogo e del confronto. Siamo consapevoli che tramandare la storia è parte della cultura alpinistica della nostra città”.

Non verrà trascurata nemmeno l’esperienza sul campo.
“Come al solito tra aprile e maggio organizzeremo il ‘corso di alpinismo’ che risulta avere sempre numerose richieste d’iscrizione. Quindi saranno proposte uscite addizionali in ambiente, per promuovere e incrementare la pratica dell’alpinismo in tutte le sue forme ed espressioni comunque in sintonia con le finalità del Gruppo. Le nostre ferrate Gamma 1 e Gamma 2 sono poi un’attrattiva consolidata sul territorio, con passaggi significativi durante l‘anno e occupano risorse importanti per la loro manutenzione ordinaria e straordinaria”.

Non mancano poi, come da tradizione, grandi novità anche sul fronte alpinistico.
“A breve Manuele Panzeri, per tutti ‘Panza’, partirà per la Patagonia insieme a due suoi amici, con due obiettivi decisamente interessanti: il Cerro Torre e il Fitz Roy. E’ sicuramente un profilo del gruppo in grado di fare alpinismo a un certo livello”.

Il cuore Gamma batte ancora forte e, sicuramente, queste non sono le uniche novità.
“Le idee non mancano, come non mancano le difficoltà che, ripeto, se superate portano senz’altro a maggiore soddisfazione. Stiamo lavorando su un grosso progetto per il territorio. Al momento, però, non si può dire ancora nulla a proposito. Ci sarebbe ancora tanto da fare per stare più vicini al nostro territorio e soprattutto ai nostri giovani. Non posso fare altro che continuare a garantire massimo impegno, serietà, professionalità da parte mia e del Consiglio e naturalmente l’orgoglio di rappresentare questo Gruppo. Ogni piacere nasce dal desiderio di realizzare qualcosa di significativo…