
LECCO – “Il problema attuale dei Vigili del Fuoco di Lecco non è tanto avere una bella caserma quanto il fatto che chi di dovere si renda conto in quali condizioni viviamo e lavoriamo”. Non usa mezzi termini uno dei tanti diretti interessati – essendo pompiere – al tema della nuova caserma del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecco, dibattuto durante la serata sulla riforma della pubblica amministrazione targata Pd che si è svolta venerdì sera presso l’hotel Don Abbondio di Piazza Era, a due passi dall’attuale centrale operativa del 115.
All’incontro erano presenti l’onorevole Gianmario Fragomeli, l’assessore comunale all’Urbanistica Gaia Bolognini, diversi Vigili del Fuoco e il loro Comandante Provinciale Roberto Toldo.

Un problema, quello della caserma, che si trascina da oltre 20 anni, tra i pareri discordanti degli enti seduti al tavolo delle conferenze di servizi, lunghe attese per le delibere comunali e le direttive ministeriali, che oggi “richiamano” Lecco a prendere una decisione in tempi brevi.
Il parere negativo “di conformità urbanistica” sull’area di demanio degli spettacoli itineranti del Bione era arrivato nel gennaio 2015 da parte del Parco Adda Nord, lo stesso ente che, come ricordato dal Comandante Toldo, “nel 2008 aveva espresso parere favorevole, pieno e incondizionato alla costruzione della caserma in quell’area” . Il Comune era quindi stato chiamato a proporre due alternative: la scelta ricadde allora sull’attuale sede di Linee Lecco (area A) e lo spazio antistante all’area spettacoli del Bione (area B), definita poi inadatta per la presenza di un metanodotto.

Da parte loro, anche venerdì sera, i Vigili del Fuoco hanno ribadito l’idoneità dell’area spettacoli itinerante, dichiarandosi pronti a risolvere il problema della caserma: “Tra quindici/venti giorni convocheremo una nuova conferenza di servizi – ha detto il Comandante Toldo – la speranza è che tutti siano d’accordo su una soluzione, altrimenti passeranno altri anni e la caserma rimarrà un’utopia. La realtà oggi è che non c’è un progetto di Linee Lecco, si tratta pur sempre di un impianto storico difficile da ricollocare. E se il progetto al Bione verrà ostacolato rischiamo di non realizzare il Comando Provinciale tanto caro al territorio”.
“Noi Vigili del Fuoco – ha proseguito Toldo – non siamo antagonisti di nessuno, siamo sempre stati per le soluzioni condivise e in questa direzione vogliamo andare. Ma per noi, la soluzione concreta è quella dell’area Bione”.

Le ceneri della polemica scoppiata a marzo dello scorso anno, quando i Vigili del Fuoco avevano negato in segno di protesta la concessione dell’area degli spettacoli itineranti per le tradizionali giostre pasquali (vedi articolo), sembrano tuttavia non essersi del tutto spente: “Il Comune è di fronte ad un duplice compito molto delicato – ha detto Alfredo Marelli, ex presidente del Consiglio Comunale e segretario del Pd per le zone di Maggianico e Chiuso – da un lato garantire ai Vigili del Fuoco una soluzione per consentir loro di svolgere efficacemente il proprio lavoro, indispensabile per i cittadini, e da un lato preservare uno spazio destinato a spettacoli e manifestazioni culturali. Spero che alla prossima conferenza di servizi ci si presenterà con un cronoprogramma definito”.
“Lecco è l’unico capoluogo di Provincia italiano a non avere una sede dei Vigili del Fuoco adeguata – ha detto uno dei tanti pompieri presenti alla serata – e sebbene io sia contento che finalmente qualcuno, in questo caso un parlamentare e un amministratore comunale, abbia deciso di parlare pubblicamente di questo problema e di ascoltare le nostre ragioni per troppo tempo ignorate dalle amministrazioni comunali di turno, vorrei ricordare che la soluzione non è avere una bella caserma ma ragionare su come stiamo lavorando noi oggi. Tra le osservazioni fatte durante l’ultima conferenza di servizi è stato detto che la presenza di una caserma nell’area di demanio che le era stata destinata avrebbe deturpato la flora e la fauna… eppure lì al Bione abbiamo un depuratore, una discarica e quando il lago è basso come in questo periodo pure le fogne delle case scoperte che finiscono dritte nelle acque del lago. Ma il problema sarebbe comunque la nostra caserma… In questi anni tante volte abbiamo scritto ai cittadini lecchesi diventati parlamentari e onorevoli, cito solo Castelli e Formigoni. Ringrazio l’assessore Bolognini, primo tra i sui predecessori a farsi avanti su questo problema, e all’onorevole Fragomeli per essere venuto a visitare la nostra sede attuale con il sottosegretario Bocci e aver constatato in che situazione ci troviamo ad operare. La competenza tecnica è necessaria quando si parla di certi argomenti. Nonostante questi passi in avanti – ha concluso il Vigile del Fuoco – temo oramai che ne io ne altri miei colleghi vedremo mai la nuova caserma”.

Sulla necessità di giungere ad una soluzione in tempi brevi hanno convenuto in molti: “Non c’è più tempo – ha commentato Fragomeli – se si arriverà alla riorganizzazione delle Province attraverso gli Enti di Area Vasta, che attualmente vedono probabile un accorpamento tra Lecco, Monza e forse Como, occorre essere preparati soprattutto per il mantenimento dei servizi e dell’omogeneità creata in questi anni: la presenza dei Vigili del Fuoco nel nostro territorio non va svalutata, il Comando è necessario e allontanarlo da Lecco è folle. La soluzione va trovata nel giro di mesi – ha specificato Fragomeli – se non lo faremo noi sarà il Ministero a prendere la sua decisione. Il Comune ora ha la possibilità di lavorare per trovare la soluzione migliore”.

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