LECCO – “Terribili forme di umana miseria”. Il cardinale Angelo Scola interviene sui tragici fatti accaduti venerdì notte a Parigi, alla vigilia della sua visita a Lecco dove, sabato, Scola si è recato per ricordare la figura di padre Augusto Gianola, missionario lecchese del Pime, a 25 anni dalla sua scomparsa.
Il cardinale ha celebrato la Santa Messa nella Basilica di San Nicolò, affiancato dal prevosto Franco Cecchin, da monsignor Rolla e da altri sacerdoti delle parrocchie lecchesi, tra cui il superiore generale del Pime, padre Ferruccio Brambillasca,
All’indomani del dramma vissuto solo qualche ora prima nella capitale francese, la strage di oltre 120 civili ad opera di terroristi islamici, il pensiero del cardinale è andato inevitabilmente alle vittime del tragico attentato ma anche ai propri fedeli, smarriti di fronte a tali accadimenti. “Un vile attentato contro la pace e tutta l’umanità”.
“Cristo Gesù ha il disegno finale, lui ci conduce e sa cosa dobbiamo attraversare”. Dinnanzi ad una chiesa gremita, Scola ha invitato tutti a pregare: “Pregare non significa fuggire dalla realtà, rifugiarsi in astrazioni o in consolanti alternative al reale – ha spiegato – Al contrario, pregare per la pace, di fronte al disastro di una guerra a frammenti che si sta consumando nel nostro tempo, è imparare a guardare in faccia la realtà, a giudicarla e ad agire in essa. C’è un unità profonda che deve emergere tra preghiera, intelligenza del reale ed azione”.
“Non avrebbe senso celebrare la memoria dei 25 anni del transito di Padre Augusto senza che ognuno di noi rinnovi qui, nella preghiera, il desiderio di capire” ha proseguito Scola ricordando il missionario, con il quale era legato da una profonda amicizia.
“Ricordiamo Padre Augusto e i suo insegnamenti, facciamoci responsabili d una cura diversa della famiglia, dell’educazione dei figli, di un’azione di vita buona dentro la società, una custodia del senso bello e gratuito del lavoro, di un amore della comunità cristiana che, come detto da Papa Francesco, superi la smania iper-organizzativa e progettuale di piani strategici che dovrebbero risolvere chissà che cosa. E che possa scattare in noi un passo diverso, più leggero della libertà. Ringraziamo Padre Augusto per tutto questo”.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL















































