Svelato il “segreto” dei legni conficcati nel letto del fiume Adda

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Fiorenzo Mandelli indica il tratto del fiume Adda dove fuoriescono i pali in legno

 

PADERNO – La sua smisurata passione per il fiume Adda e per il celebre Santuario della Madonna della Rocchetta di Paderno d’Adda, tanto da essere nominato unico custode, sono ormai noti. Lui è Fiorenzo Mandelli, “cicerone” e accompagnatore di moltissimi visitatori che raggiungono il Santuario situato lungo il tratto roccioso (che affascinò persino Leonardo da Vinci ) del fiume Adda nel Parco Adda Nord.

 

 

 

Recentemente Mandelli aveva notato la presenza di alcuni pali conficcati nel fondo del fiume, in prossimità del Santuario, “ma già altre volte mi era capitato di vederli – spiega lo stesso Mandelli – ma in questi giorni che il livello dell’acqua è piuttosto basso ho potuto osservarli da vicino visto che fuoriescono dall’acqua scoprendo quello che per me era un arcano mistero”.

Mandelli ho così scoperto che, molti anni fa, quei pali venivano utilizzati per pescare.

 

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“Si utilizzavano delle gabbie in cui veniva introdotta la femmina del tipo di pesce che si intendeva catturare (in base al periodo riproduttivo) quindi venivano legate a questi pali e si depositavano sul fondo del fiume per un certo periodo – spiega – Le gabbie erano dotate di un foro di ingresso ma una volta entrati i maschi non erano più in grado di uscirne. In tutti questi anni il fiume ha coperto il legno, quasi a volerlo proteggere, affinché ci potesse raccontare un altro piccolo pezzo di storia delle nostre genti”.