LECCO – Ce la farà mai a vedere la luce la ciclopedonale sulla Statale 36 tra Lecco e Abbadia? Per ora pare proprio di no.
A dare un nuovo stop ai lavori ci ha pensato il provvedimento interdittivo della Prefettura di Roma nei confronti del Consorzio Stabile Aedars S.c.a.r.l. che aveva in appalto i lavori. Di conseguenza Anas ha dovuto recedere dal contratto stipulato con l’azienda e allontanare immediatamente dal cantiere dell’opera di uomini e mezzi dell’appaltatore.
“Il provvedimento emesso dal Prefetto di Roma ha, infatti, valore vincolante per la Stazione Appaltante – spiega Anas – con esclusione di ogni apprezzamento discrezionale in merito, in quanto la normativa nazionale vigente impone il divieto di proseguire il rapporto contrattuale con l’impresa o il Consorzio, come in questo caso, destinatario dell’informazione”.
Un iter fin troppo travagliato per la pista che dalla località Caviate di Lecco dovrebbe permettere lo spostamento in sicurezza per pedoni e ciclisti verso Abbadia e che Anas imputa all’atteggiamento conflittuale assunto dall’appaltatore nei confronti del progetto esecutivo posto a base di gara.
“I comportamenti dell’impresa hanno influenzato negativamente l’andamento dei lavori – spiega Anas – con conseguenti inadempienze rispetto al cronoprogramma esecutivo, nonostante i numerosi richiami, solleciti e contestazioni da parte della Direzione dei Lavori”.
Ora Anas corre ai ripari e ha fatto sapere che provvederà nell’immediato ad interpellare progressivamente le società concorrenti che avevano partecipato all’appalto originario, valutando le possibilità di subentro di una nuova impresa appaltatrice.
“Questa procedura – garantisce Anas – consentirà una tempestiva ripartenza dei lavori e permetterà all’Anas di non vanificare un importante investimento sul territorio, necessario per portare a compimento un’infrastruttura fortemente attesa dalle comunità lecchesi”.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL



































