LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“L’8 agosto saranno trascorsi 11 anni dalla scomparsa di Elena Gandolfi. Come ogni anno, qualcosa mi muove, nel perseverare a ricordarne la memoria.
Forse perché sono legato, ancora oggi, alle tante iniziative ed esperienze, soprattutto in campo culturale che insieme abbiamo promosso, forse perché mantengo integro il ricordo di una persona determinata e di grande spessore culturale, oltre che di una donna che ha fatto dell’impegno politico una missione civica. Si, perché Elena era una donna libera, che amava la sua autonomia di pensiero e orientava le sue scelte sulla base di un progetto utile per la comunità e non certo per compiacere un partito o qualche rappresentante politico.
Ricordando Elena, tutti gli anni, mi accorgo quanto siano cambiati i tempi. Oggi, la determinazione, l’intransigenza nel rispetto dei valori, combattere per cause nobili e ideali, rappresentare la comunità senza tornaconti personali sembrano qualità che appartenevano ad un modo di far politica che non c’è più . Forse è per quello che mi mancano figure di riferimento come Elena Gandolfi che ti diceva una cosa e poi si faceva in quattro per realizzarla. Ma oggi é un altro mondo, vale più il dire che il fare ; tanto nessuno più si scandalizza e indigna”.
Corrado Valsecchi

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