Dervio. Maltempo riempie il Varrone: provvidenziali le opere di protezione

Tempo di lettura: 2 minuti
Dervio Torrente Varrone reti di protezione
Il legname bloccato dalle reti di protezione

Nonostante i forti temporali, contenuta la piena del corso d’acqua

“Il sistema di protezione progettato dopo l’alluvione del 2019 funziona”

DERVIO – “Nel modo più brutto sono state collaudate le opere di difesa per bloccare il legname del Varrone. Il risultato è stato ottimo“. E’ nel cuore della notte che Stefano Cassinelli, sindaco di Dervio, annuncia una buona novella per il paese, direttamente dalle sponde del torrente Varrone: le opere di difesa installate lungo il corso d’acqua hanno funzionato, scongiurando un rischio esondazione che spesso ha attraversato gli incubi dei cittadini derviesi.

E questo nonostante gli ingenti danni sul territorio della Valvarrone e di Dervio, dovuti alla fortissima ondata di maltempo che si è scatenata nella notte tra martedì e mercoledì: da progetto, le due opere a monte del paese hanno bloccato un’enorme quantità di legname (come documentato dai video inviati dal primo cittadino), evitando il ripetersi dell’alluvione del 2019. Quell’anno, il fiume esondò proprio a causa dei pezzi di legno che crearono una diga al ponte della ferrovia, lasciando fuoriuscire le acque del torrente.

Unica criticità si è rilevata sul cantiere per il rifacimento degli argini: a essere danneggiati però solo i veicoli della ditta impegnata nei lavori.

“La cosa molto positiva – prosegue Cassinelli – è che il sistema di protezione progettato dopo l’evento calamitoso del 2019 funziona in modo adeguato e mi complimento con i progettisti. Ora portiamo avanti le altre opere per aumentare ulteriormente la sicurezza di Dervio, con l’aiuto di Regione Lombardia che ha finanziato le opere”.

Attivi in prossimità degli argini del Varrone stanotte, insieme al primo cittadino, l’assessore Cariboni e i progettisti: il geologo Adamoli e l’ingegner Anselmini. “A loro esprimo i miei ringraziamenti per le immediate verifiche. I due progettisti hanno accertato nella notte la situazione, confermando che le reti, piene di legname, e il lago artificiale formatosi sul Varrone rispondevano alle aspettative. Stando così le cose, non vi era dunque necessità di fare altre operazioni di emergenza”.

Arrivati poi, da parte del primo cittadino, ulteriori ringraziamenti: “Sono grato al vicesindaco Mainoni e naturalmente alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco e alle forze dell’ordine, oltre al parroco don Andrea Molteni, che ha messo a disposizione l’oratorio nel caso fosse necessario evacuare delle persone”.

VIDEO