Non è per via dello stato di decadenza in cui si trova il manufatto ma per una occupazione di sei giorni (dal 31 maggio al 6 giugno) risalente nel 2008 ad opera di due giovani del Movimento militante antagonista. Brivio era nelle vesti del querelante. Vero che lui all’epoca dei fatti era presidente della Provincia e che a reggere Lecco allora c’era Antonella Faggi autrice appunto della querela. Comunque ieri in tribunale si è udito un po’ di amarcord politico amministrativo, Brivio infatti ha ricordato che nel 2008 la Provincia aveva messo promosso un accordo tra enti per cedere villa Eremo all’ospedale.
Ma poi gli anni sono passati, la vendita non è mai stata perfezionata e ora l’edificio è in uno stato “Di non decoro” parole di Brivio davanti al giudice Gianmarco De Vincenzi.
La questione che comunque si stava dibattento e per la quale Virginio Brivio si è presentato di persona, nella sua veste di primo cittadino, era la querela nei confronti di due ragazzi: Michele Chiappa e Michael Parati che avevano appunto occupato la villa per meno di una settimana. Il difensore degli accusati ha chiesto se era possibile ritirare la querela. Brivio ha risposto di non “avere alcun pregiudizio” nei confronti dell’ipotesi, pur ammonendo che ciò non debba diventare un precedente per avviare l’abitudine di occupare ogni edificio di proprietà comunale in male arnese, visto “che sono numerosi”.
Durante il processo hanno testimoniato anche alcuni abitanti del rione di Germanedo dove si trova la villa, ricordando che l’occupazione fu fatta senza disturbo per nessuno. L’udienza è stata aggiornata a tra un paio di mesi.