L’addio a Martina, morta a soli 24 anni sulle piste da sci

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CASATENOVO – “La vita è un soffio e per Martina lo è stato davvero, ma è un soffio che vola verso l’eternità”. Don Sergio Zambenetti si rivolge con queste parole ai familiari e agli amici di Martina Crippa, riuniti nella chiesa parrocchiale di Campofiorenzo di Casatenovo, sabato pomeriggio, per salutare la giovane, scomparsa a soli 24 anni.

Mentre il parroco pronunciava l’omelia, fuori scendevano fiocchi come lacrime per dire addio alla ragazza che proprio sulla neve aveva trovato la morte. Una tragedia incredibile, avvenuta lunedì sulle piste di Verbier, in Svizzera: ad uccidere la 24enne è stato l’impatto contro un cavo di nylon usato per segnalare una zona vietata alla partenza della seggiovia “La Chaux II” e che le avrebbe causato un grave trauma al collo. Inutile si è rivelato il trasporto in elicottero verso l’ospedale.

La giovane Martina Crippa, scomparsa a 24 anni
La giovane Martina Crippa, scomparsa a 24 anni

“Non riusciamo a descrivere i nostri sentimenti perché la morte di una persona giovane ci lascia sgomenti, ogni parola umana appare inutile” ha proseguito don Sergio, accompagnato nella celebrazione del funerale da don Marco Rapelli.

Laureata in fashion design al Politecnico di Milano, Martina lascia due sorelle e tantissimi amici che hanno voluto salutarla con un tappeto di fiori sistemato accanto al feretro.

“Proprio come i fiori la vita è qualcosa che si apre, che splende della sua bellezza e quando, come un fiore, si chiude, sembra spegnere davvero tutto. Per Martina è successo a 24 anni. Per tutti l’esistenza è un passaggio da vivere pienamente e Martina lo ha fatto, nello stile della bellezza – ha spiegato il parroco – La moda è sempre qualcosa di bello perché è espressione del cuore”.

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Una ragazza descritta dai suoi più cari affetti come determinata, dolce e splendida, che amava circondarsi delle persone che più le volevano bene, con un sorriso e una grinta che sapevano contagiare tutti. “E’ stato il raggio di luce che ci ha scaldato il cuore in questi anni e che ora continuerà a farlo – l’ha ricordata un’amica – Lei ora non può essere più felice di così perché ci ha tutti con sé e noi altrettanto, perché quando Martina è con noi non possiamo far altro che brillare”.

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“Bisogna saper osare sempre di più, impegnarsi come non mai e non permettere ad ogni secondo della vita di scivolare via senza averlo vissuto al massimo. Questo è quello che mi ha insegnato mia sorella, la forte e tenace Marty. Se solo mi avesse visto piangere si sarebbe arrabbiata. Come puoi piangerti addosso quando hai tutto dalla vita? Così mi dicevi e avevi ragione, solo ora l’ho capito. Non piangete la sua morte, fatelo per lei, mettete un bel vestito appariscente, uscite di casa e ricominciate tutto, con un sorriso stampato sul viso. Per te Marty”.