Piazza Diaz, a Lecco commercianti esasperati da violenza e degrado: “Abbiamo paura”

Tempo di lettura: 6 minuti
piazza diaz
Piazza Diaz

Parlano i titolari delle attività nella parte alta di via Cavour, a due passi dalla Piazza spesso teatro di risse

“Ogni giorno succede qualcosa. A volte mi chiudo in negozio con i clienti per la paura”

LECCO – Sporcizia, spaccio di droga, urla, risse, aggressioni a colpi di cocci di vetro e persino armi da taglio. Gli episodi di degrado di Piazza Diaz sono oramai all’ordine del giorno e c’è chi addiruttura ha messo, per i propri clienti, il “coprifuoco”.

A confermare la situazione, non senza preoccupazione, sono i commercianti della parte alta di via Cavour che a due passi dalla piazza hanno le loro attività. Poche, quelle rimaste aperte, ma tutte condividono un problema di sicurezza e degrado urbano che si consuma praticamente in pieno centro, di fronte al municipio.

via cavour
La Pasticceria su Misura

Alessandra Bassis della ‘Pasticceria su misura’ lavora in via Cavour da undici anni: “Quando io e la mia socia Ilaria abbiamo visto questo locale ci siamo innamorate – racconta – il contesto allora era molto bello, c’erano tanti negozi intorno, la corte ci piaceva e l’abbiamo affittato senza dubbi. Negli ultimi anni però abbiamo assistito ad un costante peggioramento: le attività hanno cominciato a chiudere una dopo l’altro per problemi di affitto, si sono susseguite diverse aperture ‘lampo’ ma ora tanti locali sono sfitti, insomma, siamo rimasti pochi. E la frequentazione di Piazza Diaz e dei portici vicini non aiuta. Se oggi dovessi scegliere, sicuramente non prenderei in affitto qui la mia attività”.

cavour

Alessandra arriva in pasticceria la mattina presto e il locale chiude alle 19: “Non è mai successo niente vicino al bar ma durante la giornata il movimento cambia – racconta – Alla mattina è tutto normale, ma verso le 16.30-17 iniziano ad arrivare questi gruppi di persone, principalmente stranieri. Gravitano tra il Caffè Diaz e il ristorante cinese qui a fianco, spesso li vediamo passare davanti alla nostra vetrina e ogni volta la preoccupazione sale, non lo nego, soprattutto quando magari non ci sono clienti e siamo da sole io e la mia socia. Noi chiudiamo verso le 19 e in piazza c’è sempre un brutto movimento. E la mattina presto quando arrivo in negozio faccio lo ‘slalom’ tra i resti delle serate, principalmente nella zona dei portici: bottiglie rotte, rifiuti, altre cose che non nomino… uno schifo”.

piazza diaz
Il caffè Diaz

La titolare della pasticceria ha riferito di aver parlato più volte della situazione con il sindaco di Lecco che ha l’ufficio a due passi dalla Piazza: “Ha ben presente il problema, ci sono spessi controlli della polizia ma personalmente vedo difficile trovare una soluzione – commenta Alessandra – noto comunque che negli ultimi anni le città sono peggiorate, sono diventate più sporche, c’è degrado. Non parlo solo di Lecco, son stata di recente a Como ed è la stessa cosa. Forse anche l’aumento del turismo ‘mordi e fuggi’ non aiuta, a noi per lo meno porta poco”.

portici via volta
I portici di via Volta

Dall’altra parte della via la titolare del negozio ‘Le Chicche’, si sfoga: “Ogni giorno combattiamo contro questo degrado, in piazza e sotto ai portici ho visto di tutto, anche atti osceni. Le persone che girano sono sempre le stesse, principalmente stranieri: stanno al bar a bere, poi litigano, spaccano bottiglie, ogni tanto si accoltellano e c’è anche un problema di spaccio. Ho sempre segnalato tutto alle forze dell’ordine – racconta – quando mi capita di passare dalla piazza dopo aver chiuso il negozio ho paura. Quello che mi fa più arrabbiare è che tutto accade, da oramai più di un anno, proprio di fronte al Comune. Perché non vengono presi provvedimenti più seri?“.

presidio polizia piazza diaz a lecco
Il presidio di Polizia davanti a piazza Diaz nel luglio 2022 (foto archivio LeccoNotizie.com)

La scorsa estate, ha ricordato la commerciante, dopo i diversi episodi di violenza che si erano verificati, era stato istituito un presidio di polizia fisso in Piazza Diaz: “Con i poliziotti non era più accaduto niente, ovviamente – commenta – quando però il presidio è finito è ricominciato tutto da capo. Io non nego di avere paura ad un certo punto della giornata, e questo non succede ogni tanto, ma tutti i giorni. A volte chiudo a chiave il negozio con dentro i clienti perché temo che queste persone possano entrare a disturbare o a fare di peggio – continua – da un po’ di tempo abbiamo fatto amicizia con alcuni ragazzi di colore che stanno sulle panchine qui fuori, è assurdo a dirlo ma quando ci sono loro mi sento più tranquilla e al sicuro”.

Conclude: “Capisco che sia impossibile avere un presidio tutto il giorno ma la situazione è diventata veramente pesante e a volte insostenibile. Quest’anno ho deciso di non partecipare ai giovedì di shopping serale perché francamente la sera ho paura a tenere aperto. E’ giusto?”.

cartello hotel moderno
Il cartello dell’Hotel Moderno con l’avviso di coprifuoco

Lo scenario dipinto dal responsabile dell’hotel Moderno non è migliore dove, per i propri clienti hanno persino messo un “coprifuoco” con un cartello ben visibile all’ingresso sia in italiano che in inglese. “Da due anni la situazione è degenerata, la sera qui è invivibile e il nostro lavoro ne risente – spiegano dall’hotel – I clienti al momento non mancano, la stagione estiva aiuta, ma le recensioni che lasciano sono ovviamente negative: lamentano rumore, musica fino a tarda notte, schiamazzi. E come biasimarli? Ogni sera è così”.

L’hotel ha provato a mettere un divisorio tra l’ingresso e il bar senza però trovare collaborazione: “Avevo fatto fare una ringhiera di ferro ma non hanno voluto accettare la pratica in Comune necessaria per posizionarla. Alla fine mi sono arrangiato mettendo una fioriera ma serve a poco. A volte si siedono fuori dalla nostra porta, devo mandarli via, senza riuscirci. Le chiamate alla Questura sono quotidiane ma anche loro possono farci poco: arrivano, controllano, e se ne vanno. Io avviso i clienti di non rientrare tardi, alle 23 chiudiamo, alla reception c’è sempre qualcuno ma non lasciamo aperto. Non è sicuro. Non è simpatico dover avvisare i clienti di questa situazione e dispiace, ma non possiamo fare altro”.

“E’ persino capitato, non molto tempo fa, che una ragazza dopo aver prenotato una stanza si è presentata con un soggetto conosciuto in piazza, voleva salire con lui e con una seconda ragazza, poi risultata minorenne. Quando abbiamo constatato che il ragazzo non aveva documenti, ho chiamato la Polizia. Siamo stati qui due ore cercando di allontanarlo. Alla fine siamo riusciti, ma la mattina dopo ho trovato la mia auto rigata. Magari è stata solo una conincidenza, ma la cosa è curiosa”.

“Spesso qui si radunano giovani in preda ai fumi dell’alcol e quando è così, basta una parola sbagliata per accendere la miccia e far scoppiare liti e risse che a volte finiscono male. È davvero una situazione difficile”, chiosano sconsolati dall’hotel.

Una situazione decisamente complicata, che si trascina ormai da qualche anno e sta mettendo a dura prova commercianti, residenti e turisti che raggiungono il centro cittadino.