Linea dura dell’amministrazione comunale nei confronti di chi non raccoglie le deiezioni canine
Fondamentali ancora una volta le telecamere che hanno permesso di incastrare un incivile seriale
MERATE – Linea dura dell’amministrazione comunale nei confronti di chi, in barba al buon senso e all’ordinanza comunale, continua a non raccogliere, lasciandole per strada, le “cacche” dei cani.
Dopo l’episodio, risalente ad alcune settimane fa, quando il proprietario di un cane era stato multato per non aver raccolto la deiezione al parco delle Rimembranze (multa che il destinatario sembrerebbe aver contestato facendo leva sulla propria disabilità), gli agenti della Polizia locale guidata dal comandante Davide Mondella sono riusciti a “incastrare”, sempre tramite le telecamere, altri trasgressori.
Anzi, in questo caso, si tratterebbe di un incivile seriale, beccato per ben due volte, nel giro di poco tempo, a lasciare come se nulla fosse i ricordini del proprio cane in centro città.
Due le sanzioni elevate nei confronti del cittadino meratese, entrambe dell’importo di 100 euro, così come previsto dall’ordinanza sindacale emanata nel 2019: una per l’abbandono registrato in piazza Eroi, proprio davanti all’ingresso della sede della Polizia locale e l’altra per quello avvenuto in piazza Libertà, dietro al Municipio.
Dopo aver ricevuto più di una segnalazione, corredata anche da immagini, dai cittadini, gli agenti della Locale sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo tramite l’ausilio dei filmati registrati dalle telecamere, mettendo poi in atto quanto previsto dall’ordinanza comunale.
“E’ una questione di decoro urbano e rispetto degli altri” puntualizza il sindaco Massimo Panzeri -. Tutti vogliamo poter passeggiare in una città pulita e in ordine senza rischiare di inciampare nelle cacche dei cani. Invito caldamente tutti i proprietari di animali a raccogliere le deiezioni: in città sono presenti cestini per conferirle e distribuiamo gratuitamente i sacchetti per la raccolta. E’ una questione di buon senso e di rispetto che dovrebbero venire ben prima dell’ordinanza stessa”.