È stato individuato e preso il presunto colpevole – reo confesso – dell’aggressione a scopo di rapina avvenuta a Pescarenico il 6 dicembre, si tratta del quarantunenne comasco A.B., residente in paese, in libertà da due anni dopo aver scontato una pena di 18 per omicidio. Il lavoro è frutto di collaborazione tra il reparto delle volanti e la squadra mobile.
L’aggressione è avvenuta il giorno 6: il tabaccaio del paese stava rientrando a casa, quando è stato aggredito da uno sconosciuto con una mazza nel sottopasso ferroviario di via Rosmini, un colpo alla testa che ha procurato alla vittima un trauma cranico. Da allora sono iniziate le ricerche dell’aggressore e ieri sera Bugna è stato fermato e interrogato. Torchiato dagli agenti ha ammesso le sue responsabilità, come hanno spiegato gli inquirenti durante la conferenza stampa in questura, e ora su di lui pende un’accusa di tentata rapina, lesioni aggravate e porto di strumenti atti a offendere, ma nei suoi confronti non è stato preso nessun provvedimento restrittivo.
L’Ispettore Capo della squadra mobile di Lecco Vincenzo Pasquale spiega:«Fortunatamente, quando l’aggressore ha sferrato il colpo, la mazza prima di finire sul malcapitato ha strisciato sulle pareti del sottopasso rallentando il colpo, che avrebbe altrimenti potuto avere conseguenze ben peggiori. Bugna ha affermato di non voler fare del male serio al tabaccaio che peraltro è la persona da cui l’accusato acquista normalmente le sigarette» .
Fabrizio Bocci, questore di Lecco, parlando dell’operazione ha evidenziato la metodologia di indagine:«Tutto è stato svolto nella maniera tradizionale, senza alcun uso di strumenti tecnologici: il tipo di inchiesta che piace di più agli addetti del settore. Un’operazione svolta coscientemente dai nostri uomini, che si sono dati un’occhiata intorno al luogo dove è avvenuto il fatto, monitorando anche le persone. Un lavoro professionalmente eccellente, di cui sono estremamente soddisfatto».