Sanità e appalti truccati: un lecchese tra gli arrestati

    Tempo di lettura: 2 minuti

    medici ospedaleLECCO – Una nuova inchiesta scuote la sanità in Lombardia: la Guardia di Finanza di Milano avrebbe smascherato un’associazione a delinquere, formata da alcuni dirigenti e dipendenti di una società lombarda distributrice di macchinari per la cura dei tumori, dedita a turbare il regolare svolgimento di gare d’appalto per la fornitura di diverse aziende ospedaliere sul territorio nazionale, in modo da stabilirne preventivamente la ditta aggiudicataria.

    Giovedì i finanzieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. Giuseppe Gennari del Tribunale di Milano nei confronti di quattro soggetti, uno a Lecco: si tratterebbe di Sebastiano Casolino, direttore vendite di Elekta, la società finita al centro dell’inchiesta, arrestato con l’accusa di associazione a delinquere, concorso e turbata libertà degli incanti.

    Il valore complessivo delle gare e procedure che secondo gli inquirenti sarebbero state oggetto di turbativa è pari ad oltre 27 milioni di euro.

    Sono in corso anche le notifiche degli avvisi di garanzia nei confronti di ulteriori soggetti coinvolti nelle indagini, tra cui dirigenti e dipendenti della società fornitrice dei macchinari nonché primari e medici delle aziende ospedaliere. L’ospedale di Lecco non risulterebbe interessato da questa inchiesta.

    In corso di svolgimento attività di acquisizione di documenti nei confronti di alcuni degli indagati nonché sequestri di documentazione utile alle indagini presso le aziende ospedaliere e le stazioni appaltanti coinvolte.

    Le attività sono in fase di esecuzione, anche in collaborazione con i Reparti del Corpo territorialmente competenti, nelle province di Milano, Salerno, Bologna, Monza Brianza, Ravenna, Roma, Reggio Calabria, Chieti, Genova, Pavia, Siena, Pesaro – Urbino, Napoli, Lecce, La Spezia, Firenze e Terni.