
MILANO – Accusati di aver utilizzato i fondi di Regione Lombardia per acquisti di ogni genere, dalle sigarette, alla Nutella, ai Gratta e Vinci: sono 56 gli ex consiglieri lombardi rinviati a giudizio questa mattina dal Gup del Tribunale di Milano Fabrizio D’Arcangelo (tra di loro Nicole Minetti, e Renzo Bossi, figlio dell’ex leader del Carroccio).
Degli altri quattro che avevano optato per l’abbreviato tre sono già stati condannati: tra di loro il lecchese Carlo Spreafico, ex consigliere del Pd, condannato a due anni di reclusione dal giudice D’Arcangelo.
Compariranno davanti ai giudici il prossimo 1 luglio anche i lecchesi Stefano Galli (Lega Nord) e Giulio Boscagli (ex giunta Formigoni).
Gli imputati dovranno rispondere dell’accusa a vario titolo di peculato e truffa per le presunte “speze pazze” con i rimborsi regionali.

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