Tragedia di Castello, una cerimonia per non dimenticare

Tempo di lettura: 2 minuti

LECCO – Una cerimonia molto semplice ma sentita per non dimenticare, a distanza di trent’anni, quello scoppio mortale avvenuto nel quartiere di Castello, a Lecco.

Una fuga di gas provocò l’improvviso crollo di un’abitazione in corso Matteotti. Una tragedia che resta viva nei ricordi della comunità e per la quale fu indetto il lutto cittadino.

Una tragedia che in un attimo ha spazzato via la vita di sei persone: i fratellini Andrea e Fabio Pizzardo con il loro papà GiancarloRosaria Michetti, Alba Sandionigi e Serenella Bolognesi.

Alle ore 18.15 di oggi, lunedì 18 dicembre, è stato deposto un omaggio floreale alla “Madonnina della trave”,  posizionata in corso Matteotti proprio di fronte all’abitazione sventrata dall’esplosione.

“Abbiamo voluto depositare un semplice vaso di fiori ai piedi della Madonnina ricavata da una delle travi di quell’edificio andato distrutto a causa dell’esplosione poco dopo mezzogiorno del 18 dicembre 1987 – ha detto il sindaco Virginio Brivio –. E’ stato un momento di sofferenza ma è stata anche l’occasione per migliorare la qualità degli interventi nel settore del gas”.

Giulio Boscagli, ai tempi sindaco di Lecco, ha rivissuto quei momenti drammatici: “Ricordo che qui era tutto transennato e c’erano persone che hanno scavato fino a sera nella speranza di trovare superstiti. E’ stato un evento che ci ha segnato profondamente. L’altro aspetto fondamentale è stata la reazione: la comunità è stata capace di stringersi attorno alle persone colpite dalla tragedia. Credo che sia giusto conservare nei nostri cuori il ricordo di questi eventi”.

Don Egidio Casalone, parroco di Castello, dopo la benedizione ha celebrato la Santa Messa nella vicina chiesa Parrocchiale.