L’addio di Malgrate al vicesindaco Vassena: “Pilastro della comunità”

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Folla e istituzioni ai funerali di Innocente Vassena, vicesindaco di Malgrate

L’impegno per la comunità, il coraggio con cui ha affrontato la malattia e l’amore per Pian Sciresa

 

MALGRATE – La giunta comunale, i sindaci dei comuni vicini ma anche gli ex amministratori con cui aveva condiviso una parte di percorso insieme, l’opposizione, gli alpini, i volontari delle associazioni del paese e soprattutto tanti cittadini comuni che hanno voluto esprimere la propria vicinanza alla famiglia: è un addio commosso quello che in mattinata Malgrate e il mondo delle istituzioni locali ha dedicato al vicesindaco Innocente Vassena.

“La comunità intera è riunita qui oggi per esprimergli gratitudine, testimonianza che quest’uomo ha saputo costruire qualcosa di grande, una vita spesa per la sua famiglia quanto per la comunità di Malgrate” ha rimarcato don Andrea Lotterio, celebrandone i funerali nella chiesa parrocchiale.

Sindaci e rappresentanti istituzionali ai funerali

Per vent’anni impegnato nell’amministrazione pubblica del paese con l’incarico di assessore ai lavori pubblici, prima con il sindaco Giovanni Codega e poi con Flavio Polano, Vassena è stato tra i fondatori e attuale presidente dell’associazione Amici di Pian Sciresa che gestisce la baita della località ed era anche coordinatore della Protezione Civile comunale. E’ morto sabato all’età di 72 anni a causa di un male che da tempo lo aveva colpito.

“Qualcuno ha definito Innocente un autentico pilastro della comunità – ha proseguito don Andrea – questo pilastro non verrà a mancare, la fede ci interroga su questo passaggio. Uomo, sposo, papà, nonno e amico: nella storia di Innocente abbiamo conosciuto un assaggio di vita eterna, che non significa un tempo infinito ma ci dice della qualità del vivere la nostra vita. L’amore vince la morte e permette di costruire legami che restano in eterno”.

Il parroco don Andrea Lotterio

Don Andrea ha ricordato la dedizione con cui Innocente Vassena si è dedicato nei ruoli di cui si era fatto carico “con la forza dell’esperienza, mettendo a disposizione la sua passione e le sue conoscenze. Diventare adulti significa riconoscersi responsabili verso gli altri, responsabilità significa decidere e sapere anche come recidere. Chi è responsabile sa come potare l’albero affinché possa crescere ancora più rigoglioso”.

“Ma la vita è fatta anche di sbandamenti e oscillazioni, è importante però continuare ad arare il nostro terreno e seminare d’inverno, anche quando il lavoro è più faticoso. Innocente – ha ricordato il sacerdote – ha continuato ad arare per la propria famiglia e per la propria comunità, senza mai voltarsi indietro. Anche la malattia non lo ha fermato, ha saputo affrontarla con coraggio e serenità, sapendo di non essere solo e di poter contare sulle cure di Annamaria, sua moglie, e dei suoi familiari”.

Il sindaco: “Porterò sempre nel cuore il tuo sorriso”

Diversi i messaggi di cordoglio che hanno accompagnato la conclusione delle esequie. Dalle penne nere che hanno dedicato a Vassena la preghiera dell’Alpino, dai dipendenti del municipio che gli hanno rivolto un messaggio di saluto e ringraziamento, agli Amici di Piano Sciresa: “Sei e sarai sempre un socio, un amico e un esempio per tutti noi. Il tuo ricordo rimarrà sempre nei nostri cuori”.

Flavio Polano, sindaco di Malgrate

“Abbiamo condiviso insieme questo percorso in Comune, sempre con grande modestia, poche parole e tanti fatti – è intervenuto il sindaco Polano con la voce rotta dalla commozione – Hai dedicato tempo, energie e passione per la tua Malgrate. Sei stato una persona generosa, che si è davvero preoccupata del bene comune. Mi porterò sempre nel cuore quel sorriso felice di avercela fatta, quando sei salito a Pian Sciresa lo scorso Primo Maggio per la festa della baita a cui non potevi mancare”.

“Grazie Innocente – ha proseguito il sindaco – per un pezzo di strada ci hai accompagnato, ora dobbiamo continuare noi ma con quello spirito tenace e speranzoso di chi guarda avanti e non molla mai, anche di fronte alle difficoltà e alla malattia”.

“Sono stata fortunata ad averti accanto”

La moglie Annamaria ha preso parola ringraziando i tanti che sono stati vicini alla famiglia e in modo particolare il sindaco Polano “che in questi anni si è reso sempre disponibile”.

“Tutti, medici compresi, ti dicevano che eri una roccia – si è rivota al marito – Nel tempo purtroppo questa roccia si è sbriciolata e ti sei dovuto arrendere. Ricordo quando Claudio e Francesca ci hanno annunciato l’arrivo della tua nipotina, ti sei chiesto se l’avresti vista nascere, ma la Madonna, che tanto hai pregato, ti ha permesso questa gioia”.

“Eri sempre in prima linea: il Comune, la Protezione Civile, gli Alpini e tanti altri incarichi. Poi, il tuo amato Pian Sciresa che, anche quando le forze erano poche, hai voluto raggiungere e con tanta responsabilità ne sei stato presidente. Sono stata molto fortunata ad averti accanto – ha proseguito Annamaria – abbiamo girato una piccola parte di mondo assieme, con la tua migliore amica: la moto. Ora sfreccia veloce per le vie del cielo, io guarderò in alto e ne vedrò la scia”.