Appello per il Cinema, per rilanciare la cultura cinematografica in città

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Per il secondo anno Dinamo Culturale e Appello per Lecco tornano a scommettere sulla cultura cinematografica a Lecco. E, in tempi di crisi, hanno voluto rilanciare con due proiezioni in più e con un workshop che coinvolgerà nomi di primo piano del mondo del cinema italian, grazie anche al sostegno della Fondazione della Provincia di Lecco e del Centro commerciale Meridiana

“Vogliamo continuare a credere nel futuro del Cinema nella nostra città, impegnandoci nel consolidare la presenza di luoghi deputati ad ospitare proiezioni di film di qualità – spiegano i due Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) e Andrea Panizza (Dinamo Culturale) – Anche quest’anno abbiamo scelto 4 opere contemporanee, capaci di leggere e interpretare il mondo, capaci di porre questioni allo spettatore sulla realtà, espressioni di un cinema italiano marginale e invisibile, innovatore da ogni punto di vista: produttivo, tematico e stilistico. E, inoltre, abbiamo scelto 2 opere girate sul nostro territorio, 2 film che conservano nelle loro immagini il nostro passato e quello del nostro paesaggio”.

Anche quest’anno l’intera rassegna verrà proposta al pubblico in forma completamente gratuita. Ovviamente, questo non significa che alle due associazioni non costi nulla.

“Vogliamo che il prezzo di ingresso non costituisca un ostacolo ad una fruizione ampia e partecipata – proseguono Panizza e Valsecchi – siamo sicuri che tutti gli appassionati e gli spettatori che coglieranno il senso della nostra iniziativa non ci faranno mancare il loro sostegno, anche economico, per continuare”.

Ovviamente per fare cinema di qualità c’è bisogno di avere un luogo in cui aggregare appassionati, esperti e fruitori. Un luogo di cultura che possa diventare un punto di riferimento vivo e vitale… “Questo luogo già c’è – spiegano – è il centro civico di Germanedo. Facciamolo vivere con la forza del volontariato, dell’associazionismo competente e dell’Amministrazione Comunale”.

Per quanto riguarda la rasesgna, nell’ambito della settima edizione del corso Capire la storia del cinema, l’associazione Dinamo Culturale e l’associazione Appello per Lecco replicano la collaborazione iniziata l’anno scorso tornando a proporre una rassegna cinematografica di alta qualità e di sicuro interesse dal titolo: “Cinema italiano. Oggi”

“Come l’anno scorso, abbiamo voluto offrire a tutti i lecchesi la possibilità di vedere film che testimoniano la vitalità del cinema italiano contemporaneo – spiegano Panizza e Valsecchi – Si tratta di pellicole che hanno ricevuto importanti riconoscimenti, ma che non sarebbero mai arrivate sugli schermi della nostra provincia. Girano il mondo all’interno dei Festival, ma in Italia non hanno – se non sporadica – distribuzione. Se ne parla sui Cahiers du Cinéma ma da noi non le conosce nessuno”.

Di seguito tutti gli appuntamenti e le schede delle pellicole in programma:

01 febbraio 2012, ore 21.15, centro civico di Germanedo.
Alla presenza del restauratore Alessandro Marotto
Inferno
Regia: Giuseppe De Liguoro, Adolfo Padovan, Francesco Bertolini
Anno di produzione: 1911
Durata: 68′
Paese: Italia

Primo lungometraggio italiano a larga diffusione, le cui riprese vengono effettuate sulle pendici della Grigna Meridionale, lungo le rive del lago ed in alcune aree collinari vicine alla città, Inferno è una pellicola cruciale nell’evoluzione della Storia del Cinema Italiano e uno dei più importanti film del muto nostrano: proiettarlo a cento anni esatti dalla prima proiezione pubblica e nei luoghi in cui fu girato è un modo per confrontare il presente con quello che erano il territorio e il cinema nel passato. Il film verrà proposto con una sonorizzazione eseguita dal vivo dal gruppo jazz EVFA.

 

08 febbraio 2012, ore 21.15, centro civico di Germanedo.
Alla presenza dei coordinatori Luca Mosso e Bruno Oliviero.
Milano 55.1. Cronaca di una settimana di passioni
Documentario collettivo coordinato da Luca Mosso e Bruno Oliviero.
Filmmakers che hanno realizzato il progetto: Valentina Andreoli, Leonardo Andreozzi, Lucia Andreucci, Riccardo Apuzzo, Yuki Bagnardi,Tommaso Barbaro, Giuseppe Baresi, Pietro Belfiore, Chiara Bellosi, Paolo Benvenuti, Bruno Bigoni, Chiara Brambilla, Stefano Breda, Giovanni Calamari, Ugo Carlevaro, Carlo Cattadori, Bruno Chiaravalloti, Valentina Cicogna, Gabriele Cipolla, Stefano Conca, Bonizzoni, Filippo Cordone, Carlotta Cristiani, Tonino Curagi, Piero De Vecchi, Federico Frascherelli, Giacomo Gatti, Gaia Giani, Gigi Giustiniani, Anna Gorio, Antonella Grieco, Teresa Iaropoli, Marco Lamera, Mirko Locatelli, Jacopo Loiodice, Giovanni Maderna, Alina Marazzi, Massimo Mariani, Alice Messa, Matteo Mossi, Luca Mosso, Jacopo Mutti, Simone Olivero, Bruno Oliviero, Enrico Ortu, Andrea Parolin, Claudio Pastafiglia, Gianfilippo Pedote, Daniela Persico, Paola Piacenza, Maria Chiara Piccolo, Carlo Prevosti, Antonio Puhalovich, Titta Cosetta Raccagni, Raffaele Rezzonico, Stefania Rossi, Luca Sabbioni, Paolo Sabini, Alberto Saibene, Giuseppe Salerno, Alberto Sansone, Massimo Schiavon, Veronica Scotti, Gabriele Sossella, Marina Spada, Tekla Taidelli, Giuditta Tarantelli, Guido Targetti, Alessandro Torchiani, Daniele Vascelli, Luigi Vitiello e Stefano Zoja.
Anno di produzione: 2011
Durata: 105′
Paese: Italia
Produzione: Filmmaker, Filmy Wiktora
Sinossi: Il 30 maggio 2011, Giuliano Pisapia viene eletto sindaco di Milano sconfiggendo Letizia Moratti. È il primo successo della sinistra nella città da 18 anni: un cambiamento profondo è in atto. Il film è la cronaca dell’ultima settimana di campagna elettorale: grandi eventi collettivi si alternano a ristretti incontri al vertice, politici come Stefano Boeri, architetto da poco entrato in politica con il Partito Democratico, e Matteo Salvini, eurodeputato e capogruppo della Lega Nord in Comune, discutono con i cittadini e stringono le mani agli elettori. E, ciascuno con il suo stile, affrontano privatamente e sulla scena pubblica la situazione Critica. Il 22 maggio 2011, dopo un primo turno favorevole al Centrosinistra, un esercito di cineasti milanesi, coordinato da Luca Mosso e Bruno Oliviero, decide di raccontare Milano sino alla data del ballottaggio tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia: seguendo Stefano Boeri, capolista del Pd, e Matteo Salvini, figura di riferimento della Lega Nord, cogliendo pareri illustri sul possibile mutamento sociale, documentando manifestazioni e conferenze, fotografando i meccanismi con cui la politica comunica alla città. Ne esce un blob armonioso di frammenti, che restituisce schegge (ovviamente non esaustive) di un passaggio ancora in atto, testimoniando i primi segnali di fine di un’era antropologica. Documento storico, ovviamente, ma anche, soprattutto, dispositivo di svelamento di diverse retoriche, di differenti modi di vedere e interpretare il mondo: quello di un nuovo possibile Centrosinistra, quello di uno stanco e involuto Centrodestra. Così sono le increspature tra realtà e realtà mediata a farsi illuminanti: i retroscena del newsmaking del “Corriere della Sera”, Salvini che deforma le pratiche di deformazione usate in campagna elettorale, Boeri che in auto non comprende l’importanza simbolica della critical mass che, contingenza vuole, blocca il traffico, gli accorgimenti dei candidati nel presentarsi di fronte alle telecamere.

 

15 febbraio 2012, ore 21.15, centro Meridiana.
Alla presenza del produttore Paolo Benzi.
L’estate di Giacomo
Regia: Alessandro Comodin
Anno di produzione: 2011
Durata: 75′
Paese: Italia/Francia/Belgio
Produzione:FaberFilm, Les Films D’Ici, Les Films Nus; in collaborazione con Tucker Film, Wallpaper.

Sinossi: E’ estate, nella campagna del nord-est dell’Italia.Giacomo é un ragazzo sordo di 19 anni. Un giorno va al fiume per fare un picnic assieme a Stefania, sua amica d’infanzia. I due ragazzi si spingono talmente lontano dal sentiero conosciuto che finiscono per perdersi. Si ritroveranno soli e liberi durante un pomeriggio che potrebbe durare un’estate intera. La sensualità accompagnerà i giochi da bambini finché Stefania e Giacomo non sentiranno che l’avventura che hanno appena vissuto assieme non é altro che un ricordo dolce e amaro di un tempo già perduto.

 

22 febbraio 2012, ore 21.15, centro civico di Germanedo.
Alla presenza del regista Andrea Caccia.
Vedozero
Regia: Andrea Caccia
Anno di produzione: 2009
Durata: 77′
Paese: Italia
Produzione: Roadmovie
Distributore: Roadmovie/BarzandHippo

Sinossi: 70 adolescenti. 70 telefoni cellulari con cui raccontare i diciotto anni dal proprio punto di vista. 70 realtà. Più o meno complicate, più o meno interconnesse, più o meno sfuggenti. Un film che le raccoglie . Un ritratto generazionale senza protagonisti, se non l’adolescenza stessa. Vedozero è una visione. Qualcosa che sta intorno a noi. Il mondo degli adolescenti. Liquido e cangiante. Vedozero è lo sbattimento della scuola, le gioie e le paranoie, lo sballo artificiale e quello naturale, il culto degli amici, la famiglia mai scontata. E’ il fidanzato che non arriva mai, le serate vuote, le fughe dalla classe, gli slalom in skateboard, la filosofia sull’altalena e i jeans nuovi che fanno un bel culo. E infine, è una domanda: sarà questa l’età più bella?

 

29 febbraio 2012, ore 21.15, centro civico di Germanedo.
Alla presenza del regista Stefano Savona.
Palazzo delle aquile
Regia: Stefano Savona, Ester Sparatore, Alessia Porto
Anno di produzione: 2011
Durata: 124′
Paese: Italia/Francia
Produzione: Picofilms

Sinossi: Diciotto famiglie rimaste senza casa occupano per un mese, giorno e notte, il Palazzo delle Aquile, sede del municipio di Palermo. Fin dal primo giorno una sfida chiara viene lanciata: le case in cambio del Palazzo. La dialettica tra interesse privato e interesse collettivo mostra il diritto e il rovescio di ciò che chiamiamo Democrazia.

 

07 marzo 2012, ore 21.15, centro Meridiana.
Pelle Viva
Regia: Giuseppe Fina
Anno di produzione: 1962
Durata: 98′
Paese: Italia
Film ambientato nel contesto proletario della Lecco del boom economico. opera del regista lecchese Giuseppe Fina, restaurata e presentata alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel 2008, è una delle rare opere cinematografiche realizzate da un autore lecchese e rappresenta una delle poche pellicole di ambientazione proletaria del periodo, testimoniando, sull’onda di un neorealismo di impianto civile, il periodo della industrializzazione. 1936: Acciaieria e Ferriera del Caleotto e Arlenico nelle foto di Umberto Paramatti. Nella sera della proiezione di Pelle Viva al Centro Meridiana, l’ultimo appuntamento della rassegna, sarà esposta una mostra fotografica, parte di quella tenutasi lo scorso anno al Circolo Figini di Maggianico intitolata “Umberto Paramatti: la breve storia di uno sguardo”. Qui, per l’occasione, saranno esposte le sole foto che riguardano il Caleotto e l’Arlenico, da cui il titolo. Le immagini (n.26) sono tratte dall’albo libro edito nel 1936 dalla Tipografia Grassi di Lecco, sono quindi riproduzioni (“S.A.Acciaieria e Ferriera del Caleotto 1896-1936). Per la prima volta a Lecco si dà quindi nome ad un lavoro in parte conosciuto ma senza il riferimento dell’autore. Del resto Paramatti con questo lavoro, la cui nominalità era prima sconosciuta, si inserisce a pieno titolo nella vicenda europea dellla fotografia industriale dagli anni trenta, in modo più specifico con foto del Caleotto appunto e dell’Arlenico.La sua iconografia, egli fu a Lecco dal 1923 dove può essere consiterato uno dei primi fotogiornalisti del territorio, è perfettamente in linea con la cultura iconica del tempo, considerato anche il fatto che il volume era sostanzialmente un momento celebrativo del quarantennale delle Acciaierie voluto dal regime. Egli comunque riesce a dare anche una interpretazione personale che anticipa le caratteristiche della fotografia neorealista di un decennio successivo. L’autore per questo e questo lo abbiamo scoperto in questi tempi ha avuto anche una veicolazione internazionale (vedi Stati Uniti) con pubblicazioni su riviste e rischieste di gallerie americane. Tutto ciò sino alla mostra dal Figini e Centro di Cultura Paramatti era sconosciuto. La sua connessione con il neorealismo giustifica quindi l’accostamento con Pelle viva e il suo regista Giuseppe Fina, molto probabilmente anch’egli nativo di Lecco