Domani, la proiezione del film “Mare chiuso” targata Qui Lecco Libera

Tempo di lettura: 2 minuti

LECCO – Qui Lecco Libera organizza la proiezione di un film sui migranti e i respingimenti italiani.
A un anno dalla prima proiezione, e a un mese dal primo affondamento di Lampedusa, il film-documentario “Mare chiuso” torna simbolicamente a Lecco. Insieme a lui, le voci di chi quel tema l’ha approfondito e divulgato, denunciandone per tempo le caratteristiche disumane. Quella frontiera, o cintura militare, fatta di armi, diritti negati, morti, carcere, tortura, che disegna i confini attuali di tutta l’Europa.

Un film che è una fotografia amara delle conseguenze di quelle pratiche disumane chiamate respingimenti. a danno di migliaia di migranti, storie di donne e uomini respinti da un continente intero. Il “nostro”.

L’appuntamento è per domani, martedì, alle ore 21 in Sala Ticozzi, via Ongania – Lecco. Ingresso libero

I prossimi appuntamenti di Qui Lecco Libera saranno:

Salviamo il Paesaggio.
Martedì 12 novembre ore 21 Sala Cdz2 via Seminario 39 Lecco
Con Domenico Finiguerra e Luca Martinell
“La cura del cemento è finita. Un ciclo economico fondato sull’edilizia è arrivato al capolinea. Anche l’Italia dovrà prenderne coscienza. E correre ai ripari.

 

Mi cercarono l’anima – Storia di Stefano Cucchi
Mercoledì 20 novembre ore 21 sala Ticozzi Via Ongania – Lecco
con Ilaria Cucchi, Cecco Bellosi e Duccio Facchini
È da poco trascorso il quarto anniversario della morte di Stefano Cucchi, avvenuta a Roma il 22 ottobre 2009 all’ospedale-carcere “Sandro Pertini”.
Una settimana prima era stato arrestato per spaccio: sette giorni nelle mani dello Stato. La famiglia lo rivedrà dietro una teca di vetro: sul suo corpo, inequivocabili segni di percosse.

 

Critical Mass Lecco – come ogni ultimo venerdì del mese
Venerdì 29 novembre ritrovo ore 20,45 Piazza Diaz (davanti stazione) – Lecco
Ritorna l’appuntamento con il Critical Mass! Per promuovere percorsi sostenibili, pratiche virtuose e soluzioni a portata di mano e di pedale.
Con la propria bicicletta, per dire che un’altra mobilità è possibile. Per presentare e condividere idee e buone pratiche su e per le due ruote in città.