LECCO – L’Autorità di Gestione del Programma Interreg V-A Italia Svizzera ha ammesso al finanziamento il progetto “La voce della terra: ricordare è il futuro – VoCaTe”, presentato dalla Provincia di Lecco nell’ambito del quarto avviso Asse II – Valorizzazione del Patrimonio naturale e culturale.
Il progetto che ha un budget complessivo di 99.138 euro, è stato completamente finanziato e le attività avranno una durata di 9 mesi.
L’obiettivo è quello di completare, implementare e valorizzare il lavoro sulla ritualità tradizionale sviluppato con il progetto “La voce della terra: canti e riti della tradizione – VoCaTe”, richiamando i portatori della tradizione, il pubblico e gli amministratori alla ripresa dell’attività dopo la forzata interruzione dovuta alla pandemia Covid-19.
“Ogni singola iniziativa di questo nuovo progetto basato sui temi fondamentali di VoCaTe – commenta la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann – rappresenta un ulteriore momento di diffusione e approfondimento delle attività sviluppate in precedenza, coinvolge i luoghi e le persone interessate dal progetto originario, fornisce strumenti di supporto alla ripresa delle ritualità tradizionali, interagisce con le comunità e gli enti amministrativi, accompagnandoli nel consolidamento dei risultati ottenuti e nello sviluppo autonomo di iniziative future sulla base del know-how acquisito. Tra le iniziative segnalo l’offerta alle scuole di voucher per il trasporto e la visita guidata ai musei del Sistema Museale della Provincia di Lecco, con l’obiettivo di trasmettere alle giovani generazioni la conoscenza della cultura tradizionale”.
“L’elaborazione e lo svolgimento delle iniziative – aggiunge la Consigliere provinciale delegata a Cultura e Beni culturali, Turismo, Villa Monastero Fiorenza Albani – avviene coinvolgendo attivamente i partner svizzeri, in modo da consolidare nella popolazione e negli amministratori la consapevolezza delle comuni radici culturali delle aree confinanti. Sono previste attività nelle quali rappresentanti delle aree coinvolte saranno presenti in veste di esperti, relatori, portatori di esperienze e di tradizioni, artisti, responsabili di attività legate alle ritualità tradizionali. Conferenze e spettacoli vedono affiancate persone provenienti dalle regioni partecipanti in un’esperienza di costante interazione che si estende ai fruitori”.
Sintesi del progetto
Le azioni proposte corrispondono a vari livelli di intervento e di destinatari.
Il primo livello si rivolge ad amministratori, portatori della tradizione, associazioni con una tavola rotonda/workshop per fare il punto sui risultati del progetto VoCaTe e sui possibili sviluppi futuri, offrendo supporto di idee, materiali ed esperienze.
Il secondo livello di intervento è di tipo informativo sulle festività a cui è nuovamente possibile partecipare con la pubblicazione di un agile calendario generale delle ritualità nel territorio interessato e delle iniziative di supporto.
Di tipo culturale è il terzo livello, costituito, nel periodo primaverile, da un ciclo di conferenze che approfondisce, con taglio di alta divulgazione, alcuni argomenti legati alla cultura tradizionale con il coinvolgimento di alcuni degli esperti autori dei saggi raccolti nel volume “La voce della terra”, pubblicato nell’ambito del progetto VoCaTe (culto dei morti, devozione, ritualità sacra e profana, campane, carnevali).
Le scuole e i musei sono i destinatari della quarta tipologia di intervento: con l’obiettivo di trasmettere alle giovani generazioni la conoscenza della cultura tradizionale, sono offerti alle scuole dei voucher comprendenti trasporto e visita guidata alle realtà del Sistema Museale della Provincia di Lecco, che conservano materiali relativi alla ritualità tradizionale e alla civiltà contadina e alpina della quale è espressione.
Il quinto livello di intervento si rivolge al pubblico generalista e al turismo culturale con un attraente programma di spettacoli, concerti e rappresentazioni legate ai temi portanti delle ritualità tradizionali locali e della loro storia (campane, riti, liturgia, canto spontaneo, devozione, storie e leggende popolari), capaci di catalizzare un ampio interesse, favorendo la riscoperta di luoghi e patrimoni culturali anche con il coinvolgimento di gruppi locali. In questa categoria, particolare rilievo assume l’organizzazione di una giornata dedicata al canto spontaneo con la partecipazione di persone e gruppi provenienti da varie aree della Lombardia, delle regioni dell’arco alpino e di eventuali altre aree, possibile esperienza da portare avanti in futuro a opera di una o più comunità anche quale strumento di sviluppo turistico ed economico.