“Una montagna di benessere”, in tanti per il nuovo incontro con la psicoterapeuta Marta Monciotti

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“Tappa 1” del percorso ideato dalla professionista lecchese: “Rallentare, fermarsi, mollare?!”

“Parole diventate sinonimo di fallimento e incapacità, al contrario dovrebbero essere concetti a cui attribuire il giusto valore”

LECCO – Dopo la “tappa zero” dello scorso maggio, è proseguito con un nuovo sold-out il ciclo di incontri “Una montagna di benessere” ideato dalla psicologa e psicoterapeuta lecchese, nonché responsabile della sezione lecchese dell’Istituto Riza, Marta Monciotti. Nella sala messa a disposizione gratuitamente dal Circolo Libero Pensiero di Rancio, sabato scorso, circa 120 persone hanno partecipato alla “tappa 1” intitolata “Rallentare, fermarsi, mollare?!”

Marta Monciotti, infatti, ha pensato di utilizzare in modo simbolico la montagna per dare concretezza ai possibili percorsi che consentono di aiutare chi soffre di ansia e stress: “La parola chiave della serata era ‘inciampi’, ovvero tutte quelle situazioni che possono portarci a fermarci per stare meglio – ha spiegato -. In un mondo dominato dalla velocità e dal successo, parole come ‘rallentare’, ‘fermarsi’ o ‘mollare’ sono sinonimo di fallimento e incapacità, al contrario dovrebbero essere concetti a cui attribuire il giusto valore. Queste parole, ormai bandite, rappresentano una parte importante del nostro essere”.

La serata è cominciata nel segno dell’arte: i temi hanno trovato una concretezza visiva prima in una serie di immagini in contrapposizione curate dal creativo Giuseppe Villa che si è occupato anche di tutti gli allestimenti. Poi è salita sul palco la ballerina professionista Nicole Gilardi che ha interpretato con una suggestiva danza la dicotomia velocità-lentezza.

Marta Monciotti e la collega Chiara Gatti sono invece partite dalla citazione dello psicoterapeuta Sheldon Kopp “L’unica vittoria importante sta nell’arrendersi a se stessi” per accompagnare il folto pubblico in un percorso di vera e propria riabilitazione di concetti che la società contemporanea rifiuta.

Chiara Gatti e Marta Monciotti

“Siamo partite dalle storie personali di tre personaggi famosi, l’alpinista Tamara Lunger, il pilota Niki Lauda e la ginnasta Simone Biles, per analizzare percorsi che si sono evoluti proprio attraverso gli inciampi – ha spiegato -. Il coraggio di Tamara Lunger che si è fermata a 70 metri dalla vetta del Nanga Parbat ascoltando il proprio fisico quando la mente gli diceva di andare avanti, anche a rischio della vita. La decisione di Niki Lauda di ritirarsi dal Gran Premio del Giappone del 1976 a causa della sensazione di panico causata dalla fitta pioggia, decisione che alla fine consegnò il titolo al suo principale rivale James Hunt. E ancora lo smarrimento di Simone Biles (sfociato nella decisione di ritirarsi) quando capisce che la sua passione più grande è diventata solo prestazione. La serata si è chiusa con la figura del mitico Achille, l’eroe più grande che diventa umano”.

Il ciclo “Una montagna di benessere” sta riscuotendo un notevole successo di pubblico con una platea che si amplia incontro dopo incontro. Un nuovo appuntamento è in programma per la primavera 2025 (non ancora fissata la data precisa). Per restare informati è possibile visitare i profili social (Facebook e Instagram) della psicoterapeuta Marta Monciotti. Gli appuntamenti sono gratuiti, ma è necessaria la prenotazione per motivi organizzativi (info: marta.monciotti@gmail.com).