A conclusione dei festeggiamenti per il 50° della Spedizione Città di Lecco, la sezione di Lecco del CAI e la Fondazione “Riccardo Cassin” dedicano una mostra fotografica e documentaria al Mount McKinley, la vetta più alta e famosa dell’America del Nord (6194 m), nota per essere una delle più fredde del mondo. Una mostra davvero curiosa quella che verrà inaugurata domenica 23 ottobre nella Torre Visconte di piazza XX Settembre a Lecco, in titolata “Mc Kinley, una parete per tre generazioni di alpinisti” grazie alla quale verranno messi a confronto tecniche e attrezzature che sono state utilizzate nelle diverse ascensioni.
La spedizione del 1961, con Gigi Alippi, Luigino Airoldi, Romano Perego, Annibale Zucchi e Jack Canali guidati da Riccardo Cassin, salì per la prima volta l’immensa parete Sud aprendo una via descritta da Washburn come “una successione ininterrotta di tiri precipitevoli su ghiaccio e granito, con solo due o tre punti in cui poter tirare il fiato e rilassarsi”. Altre due cordate italiane, una bergamasca (Franco Dobetti, Bruno Rota e Bruno Dossi) e una lecchese (Eugenio Manni e Fabio Valseschini), ripeterono quella via rispettivamente nel 1993 e nel 2009.
La mostra, avvalendosi della fondamentale collaborazione degli alpinisti autori delle salite, mette a confronto le varie esperienze, facendo emergere contesti profondamente diversi dal punto di vista sia tecnico che culturale: una sorta di viaggio in mezzo secolo di storia delle spedizioni alpinistiche attraverso le fotografie scattate dai protagonisti, le annotazioni dei loro diari, le attrezzature d’epoca collezionate dal Cai Lecco.
Uno spazio della mostra è riservato alle spedizioni lecchesi che hanno raggiunto la vetta per la via normale, la West Buttress Route, fra il 1969 e il 2009.
La mostra, che verrà inaugurata alle 18 di domenica 23 ottorbe, rimarrà aperta al pubblico fino al 20 novembre, da martedì a venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 a ingresso gratuito.