Barzanò: in mostra Astericonero per denunciare gli abusi sui minori

Tempo di lettura: 3 minuti

L’iniziativa porta la firma dell’arteterapeuta Chiara Orsenigo

La mostra Asterisconero è ospitata a Barzanò alla Canonica di San Salvatore

BARZANO’ – Un lungo telo bianco con riportati, con scrittura asemica, e quindi con segni non riconoscibili, i nomi delle persone che hanno subito, da piccoli, abusi sessuali. E che si trasforma quindi in uno spazio di accoglienza e denuncia per chi è stato vittima impotente di violenze. Stiamo parlando dl progetto Asterisconero, ideato e promosso dall’arteterapeuta Chiara Orsenigo, diventato in questi giorni un’installazione aperta al pubblico negli spazi suggestivi della Canonica di San Salvatore.

“E’ un progetto artistico e sociale che ho iniziato alcuni anni fa e io sono la prima della lista. Trovarsi insieme su un tessuto, uniti da un filo che corre da un nome all’altro, è un primo passo verso la cura e la denuncia di qualcosa che non deve più accadere” ha spiegato Orsenigo.
Ogni nome e cognome delle persone vittime di abusi che hanno deciso di far parte del progetto viene ricamato a mano dall’artista con una scrittura asemmica, ovvero una scrittura di afntasia che simula la scrittura classica senza riportare segni riconoscibili: “Solo le iniziali di nome e cognome sono quelle originali. Tra il nome e il cognome trova spazio l’asterisco nero, che diventa rosso se l’abuso è avvenuto per mano di un familiare”.

Quanti sono i nomi rappresentati nel telo? “Sinceramente non li ho mai contati e non penso lo farò mai. Forse perché sarebbe come fare diventare numero una storia personale di dolore e denuncia”. Non è facile riconoscere e soprattutto trovare la forza di denunciare di essere stati vittimi di abusi da piccoli. Eppure è fondamentale elaborare questo trauma per non trascinarselo dentro.
Proprio per questo il telo di Asterisconero non ha misura e si srotelerà allinfinito: “Andrà avanti fino a che avrò la forza di ricamare questi nomi, accogliendoli in questo spazio per custodirli e per mostrare, a colpo d’occhio, quanto siano numerosi questi tipi di abusi e in quale misura siano avvenuti in ambito familiare”.

Inutile dire che gli asterischi rossi siano, di fatto, preponderanti nella lunga striscia bianca. Un dato che sconvolge e fa riflettere facendo emergere con forza l’urgenza di parlare di temi, spesso tabù, come quello degli abusi sessuali sui minori.
Il progetto Asterisconero va avanti: chi desidera essere inserito nell’opera può scrivere all’artista semplicemente il suo nome e cognome (o anche solo le iniziali) precisando se l’asterisco deve essere su fondo rosso o bianco, al seguente indirizzo: asterisconero@gmail.com
“Sarò l’unica persona ad avere accesso ai messaggi e dedicherò personalmente il tempo, la cura, e il pensiero per cucire ogni “nome e cognome” in scrittura asemica” conclude Orsenigo che in questi anni di attività ha ricevuto anche tantissimi attestati di riconoscenza e stima per un lavoro prezioso e delicato sul vissuto delle persone vittime di abusi.

La mostra, organizzata insieme all’assessorato alla Cultura del Comune di Barzanò e inaugurata sabato 1° luglio, resterà aperta oggi, sabato 8 luglio dalle  9.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 21.30 e domani, domenica, dalle 9.30 alle 12. Ingresso libero.