Calco: musica, testimonianze e poesie per omaggiare le donne tra passato e presente

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Auditorium San Vigilio pieno ieri pomeriggio, domenica, per l’incontro promosso in occasione della festa della donna

L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Culture popolari e tradizioni della Lombardia insieme al gruppo firlinfue La Brianzola e al comune di Calco

CALCO – Due ore ricche e intense per raccontare, tra canti, testimonianze e poesie, il ruolo della donna nel passato e nel presente. Ha riscosso successo l’incontro promosso ieri, domenica 10 marzo, all’auditorium San Vigilio in occasione della festa della donna.

Ideato da Romualdo Massironi, presidente dell’associazione Culture popolari e tradizioni della Lombardia, insieme al gruppo firlinfue La Brianzola e grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale di Calco, l’incontro ha visto alternarsi sul palco donne chiamate a dar voce all’enorme e variegata bellezza dell’universo femminile.

Angela Grignani con due piccole Lucie e Romualdo Massironi

A portare i saluti il padrone di casa don Giuseppe Sala, che proprio sabato ha fatto l’ingresso ufficiale in parrocchia e il sindaco Stefano Motta, entrambi ben contenti di vedere l’auditorium pieno di pubblico. Dopodiché il pomeriggio è stato interamente declinato in rosa con un viaggio partito dal passato, quando le donne, o meglio le bambine, come illustrato da Laura Caspani, fondatrice e presidente di Brig nonché promotrice del progetto “Abegg, un museo da vivere” relativo al museo della seta di Garlate, andavano a lavorare in filanda, sciogliendo nel canto la fatica di un lavoro pesante e faticoso oppure  dovevano lasciare la propria terra per cercare fortuna oltreoceano, come nel caso delle grandi migrazioni illustrate da Patrizia Figini.

Patrizia Figini

Un vissuto quotidiano faticoso di cui è rimasta memoria nei brani della tradizione popolare, proposti da Stefania Cattaneo Sala alla voce e Francesca Dore alla fisarmonica con a fianco Carla Romano al tombolo, che hanno intonato “E le la va in filanda”, “E mi son stufa” e “Amara terra mia”.

Brani intensi e vibranti a cui ha fatto seguito il tris di brani religiosi (“Madonna nera”, “Ave Maria ora pro nobis” e “Maria vogliamo amarti”) proposti da suor Alma Comi, missionaria delle suore di Nostra Signora degli Apostoli, sul palco insieme a un gruppo di amiche di San Zeno, Cornate, Porto d’Adda e Airuno, “arruolate” nei giorni scorsi per dare vita a questo inedito coro.

Alla chitarra suor Alma

Sprintosa e appassionante la testimonianza di Jennifer Isacco, campionessa del bob a due alle Olimpiadi di Torino del 2006 che, raccontando del suo esordio in questa disciplina, ha sottolineato come il bob non fosse una disciplina femminile fino agli inizi degli anni Duemila, evidenziando come lo sport sia e debba sempre essere una palestra di rispetto e crescita personale. Una testimonianza importante, resa ancora più suggestiva dalla proiezione, a sorpresa, del video con la mitica discesa ai giochi invernali di Torino.

Jennifer Isacco

A impreziosire il pomeriggio anche un doppio momento poetico con Wilma Redaelli che ha proposto tre suoi componimenti poetici mentre Daniela Mandelli ha voluto leggere due poesie (“Sorridi” e “Sei bella”) della grande poetessa milanese Alda Merini.

Applauditissime le due musiciste ucraine, Kateryna Poteriaieva al violino e Olena Kudrya alla chitarra, che oltre alle due canzoni previste in scaletta, hanno voluto omaggiare il pubblico con un brano considerato l’inno dell’Ucraina. Non è mancato neppure un approfondimento di narrativa con Angela Grignani, vice presidente dell’associazione Culture popolari e tradizioni della Lombardia, che ha illustrato brevemente il suo libro “Ancora un’alba – Ritratti di donne che sanno affrontare le difficoltà della vita”.

Kateryna e Olena

Gran finale poi con “L’alleluja” di Cohen, interpretato da suor Alma e “le sue ragazze”, poi proposto anche come bis finale cantato da tutti sul palco dopo l’omaggio floreale consegnato da Romualdo Massironi a tutte le donne presenti sul palco.