
LECCO – Applausi e apprezzamenti per lo spettacolo Crime Story (rassegna Teatro d’Attore) che venerdì sera ha visto sul palco del Teatro della Società di Lecco lo scrittore Massimo Carlotto, nei panni di se stesso, Titino Carrara nelle vesti di Tony, mafioso pentito, protagonista del romanzo al quale Carlotto sta lavorando e in sottofondo le melodie di Maurizio Camardi.

Massimo Carlotto sta lavorando al suo romanzo che ha come protagonista Toni, un pentito, con il quale l’autore di confronta e si scontra tra realtà e finzione. Toni non ha peli sulla lingua e quello che ha da raccontare racconta la sua vita da mafioso, il suo rapporto extra coniugale, con tanto di dettagli, con una trans – genere dal quale è attratto – che poi ucciderà quando i sospetti dei capi sulle sue preferenze sessuali lo costringono al gesto criminale.

Nel dialogo autore – protagonista, quest’ultimo s’insinua nei meandri della cultura mafiosa: la religione, il sesso, la musica, la televisione…Toni spiega la nuova mappa dell’infiltrazione mafiosa nella società, rivendica passato e cultura d’appartenenza ma nel contempo deve giustificare la scelta del pentimento. Una scelta maturata nel complicato rapporto tra tradizione e modernità criminale che nasconde però una verità inconfessabile, svelata con un drammatico colpo di scena.

In questa pièce, prodotta da Sosia & Pistoia per la regia di Giorgio Gallione, il male racconta se stesso, la sua complessità, le relazioni pericolose e morbose con una parte della società. Toni è esplicito nella sua relazione con la realtà: nasconde il volto, non quello che pensa. Dall’altra parte lo scrittore incalza, argomenta, tenta di piegare il personaggio alla logica del romanzo, ma Toni resiste, non vuole rinunciare alla sua identità.
Un grande teatro civile dove il crudo racconto della penetrazione delle mafie nella nostra società fa da sfondo ad un appassionante ed inedito giallo del maestro del genere.

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