Teatro. Si ride e si riflette con l’Otello di Marina Massironi

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LECCO – Un pianoforte (Neruda), un violino (Augusto Vismara), un clarinetto (Fabio Battistelli) e poi lei, Marina Massironi. “Che razza di Otello?”, portato in scena ieri sera, giovedì, al Teatro della Società di Lecco, è un concentrato di comicità ed ironia, a volte pungente, con l’attrice comica capace di “shakerare” l’Otello di William Shakespeare e di Giuseppe Verdi e servirlo in versione esilarante con qualche inframezzo di dolce musica affidata al trio.

Un piéce di teatro decisamente divertente che prende per mano il pubblico e lo accomoda in un punto di osservazione della tragedia shakesperiana e del melodramma verdiano totalmente altro da quelli tradizionali, dove l’ironia è l’ingrediente principale e l’attualità s’insinua come un “flashforward”.

Un’ora e mezza di teatro dove Verdi, Shakespeare, Otello, Iago e Desdemona ma anche l’impresario Ricordi si affacciano sul palco in versione comica e surreale dove tuttavia non mancano spunti e riflessioni su temi di estrema attualità, uno su tutti la violenza sulle donne.

Per Marina Massironi e i suo orchestrali applausi a fine serata da parte del pubblico lecchese tutti meritatissimi.