Addio Provincia, “befana amara” per i dipendenti

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LECCO – Con la soppressione della Provincia di Lecco e l’istituzione della nuova Provincia di Como-Lecco-Varese, con il decreto legge che dovrà essere convertito in legge entro il 5 gennaio, “la befana dei dipendenti provinciali potrebbe portare carbone e regali poco graditi” . Ne sono conviti i loro rappresentati Rsu che hanno deciso di esprimere tutto il loro “dissenso e preoccupazione” per le modalità con cui si sta operando al riordino degli enti provinciali.

I sindacalisti denunciano come questo processo “non porterà risparmi significativi e sarà la premessa di un generale peggioramento dei servizi per i cittadini”, oltre determinare “costi di riorganizzazione certi, rendendo il saldo di questa operazione ancora più incerto”.

“Raramente si legge o si sente parlare dei servizi erogati dalle province e di analisi serie sui vantaggi che ne trarrebbero i cittadini da quella che appare sempre più una  soppressione sostanziale degli enti. Con questo disegno le province rischiano di rimanere sulla carta, spoglie e prive di risorse per funzionare. I cittadini non vengono informati in modo trasparente, tanto meno dal governo, di quale sarà lo stato futuro dei servizi locali, che da alcuni anni sono ormai oggetto di continue privazioni di risorse, che così procedendo sono destinate con il tempo ad azzerarsi – scrivono in un comunicato – Mentre i servizi tendono a diminuire, si assiste contraddittoriamente e paradossalmente all’aumento delle tasse. Mentre spariscono risorse e rischiano di sparire servizi e pezzi di economia locale, l’informazione mette sotto i riflettori le lotte di campanile che una parte dei cittadini guarda con malcelata ironia”.

I lavoratori chiedono quindi all’Amministrazione “di assumere ogni utile iniziativa, facendosi anche promotrice presso le altre Amministrazioni provinciali delle diverse regioni italiane, di proposte di iniziative utili a riorientare la discussione e le scelte che il Parlamento si appresterà a compiere nelle prossime settimane”.