LECCO – “Si vorrebbe far passare un principio secondo cui si può conciliare lavoro e famiglia a prescindere dal consenso dei lavoratori che sono i più diretti interessati”.
E’ con una nota critica che Cgil, Cisl e Uil hanno fatto sapere di non aver condiviso il testo emerso nella riunione del Tavolo Territoriale per la Conciliazione Famiglia Lavoro del 22 dicembre scorso sul “Bando Premiale Buone Prassi Aziendali”, una misura finalizzata ad incentivare, con un contributo economico, l’adozione da parte delle aziende di scelte organizzative utili a conciliare i tempi del lavoro con le esigenze della vita familiare delle lavoratrici e dei lavoratori.
“Cgil Cisl Uil partecipanti al tavolo – spiegano i sindacati – sostengono come è naturale, la necessità che queste scelte siano condivise con i dipendenti attraverso accordi fra impresa e RSU, o in loro assenza fra Associazioni Datoriali e Organizzazioni Sindacali territoriali. Su questo principio si è tuttavia registrata la quasi generale indisponibilità da parte degli altri componenti del Tavolo ed in particolare delle Associazioni datoriali presenti, con una impropria “decisione a maggioranza””.
Per questo motivo Cgil Cisl Uil non hanno condiviso il testo e ritenendo “inaccettabile” tale posizione hanno informato di questo i propri livelli regionali che partecipano ai tavoli sulla conciliazione con Regione Lombardia che finanzia il bando, nonché le amministrazioni che sono preposte ad attivare la misura di conciliazione. I sindacati lecchesi chiedono quindi il ritiro del testo e la sua riscrittura su questo punto.