Confartigianato Lecco, intitolata a Cesare Fumagalli la sala convegni

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Una cerimonia molto emozionante, ieri pomeriggio, alla presenza dei famigliari

“Cesare Fumagalli ci ha lasciato una grandissima eredità che non vogliamo disperdere”

LECCO – Una cerimonia davvero emozionante quella che si è svolta ieri, martedì, nella sede di Confartigianato Imprese Lecco dove la sala convegni è stata intitolata a Cesare Fumagalli morto lo scorso aprile all’età di 70 anni a causa di una malattia. Una figura importantissima sia per l’associazione lecchese, dove è stato capace di lasciare un’impronta indelebile, sia a livello nazionale dove ha rivestito ruoli apicali.

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La cerimonia, che ha visto la presenza di tutti i famigliari, è cominciata con la benedizione della targa da parte del prevosto di Lecco monsignor Davide Milani. Per imprimere nel tempo lo spessore umano di Cesare Fumagalli è stata scelta una frase tratta proprio dal suo ultimo libro “Ci occupiamo di futuro, non perché non conosciamo la gravità del presente; ci occupiamo di futuro perché il futuro va immaginato, per poterlo realizzare”.

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“Intitoliamo al dottor Fumagalli questa sala che lo ha visto presente tantissime volte – ha detto con molta emozione Matilde Petracca, segretario generale di Confartigianato Lecco -. Riteniamo che il suo ricordo debba continuare a essere sempre presente in tutte le nostre attività e questa è la nostra sala più importante”.

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Matilde Petracca

Dal presidente Daniele Riva parole molto sentite per ricordare un uomo che ha dato tantissimo a Confartigianato ma soprattutto ha segnato la vita personale di tutti: “Oggi è un giorno molto importante anche se non avremmo mai voluto viverlo. In questa sala si prendono decisioni importanti, ci confrontiamo, discutiamo, a volte litighiamo e ospitiamo eventi di rilievo, da oggi porterà il nome di colui che è stato definito ‘Virgilio dell’artigianato’. Per diversi anni ha fatto il segretario generale nazionale, ma questa carica ‘altisonante’ dice una parte infinitamente piccola di ciò che Cesare è stato e continuerà ad essere per noi e per l’intera comunità lecchese. E’ stato il massimo conoscitore della realtà imprenditoriale di cui facciamo parte e su questa ha investito la sua intera carriera; una personalità in grado di creare comunità e di aggregare intorno a sé persone capaci. E’ stato senza ombra di dubbio protagonista del nostro ‘sistema Lecco’ e, ancor oggi, i pensieri nati allora sono ancora molto attuali. Ha preso parte direttamente alla forgiatura della Lecco di oggi lasciandoci una grande eredità che non vogliamo disperdere”.

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Daniele Riva

Il presidente in primis, ma tutte le persone che hanno voluto ricordare Cesare Fumagalli, ha tratteggiato una figura capace di dire la parola giusta al momento giusto. Un uomo riservato che incuteva rispetto, ma che allo stesso tempo era capace, senza troppe parole, di tirar fuori il meglio delle persone sia a livello professionale che umano: “Entrambi abbiamo avuto una grande stima l’uno dell’altro – ha continuato Riva -. La riservatezza era il suo marchio che a volte incuteva anche timore e rispetto, ma sempre ti metteva a tuo agio immediatamente. Un concetto che è sempre stato caro a Cesare è quello di guardare avanti oltre ogni ostacolo, oltre l’orizzonte visivo e temporale: viveva di visioni e ci azzeccava sempre. Stringeremo con ancor più forza il suo testimone e continueremo a camminare su quella strada che ci ha indicato con la sua saggezza”.

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Tante le testimonianze e gli aneddoti, da parte di colleghi, amici imprenditori e collaboratori, a partire da Vico Valassi (di cui è stata letta una lettera poiché assente per motivi di lavoro), Maurizio Crippa, Eugenio Massetti (presidente regionale di Confartigianato), l’ex segretario Vittorio Tonini e Matilde Petracca, attuale segretario di Confartigianato Lecco, che è cresciuta professionalmente al fianco di Cesare Fumagalli e ha dato un ricordo molto personale di colui che per tutto il suo discorso ha chiamato dottor Fumagalli: “Non mi sarei mai permessa di chiamarlo in maniera diversa. E’ stato per me la miglior scuola che la vita potesse offrirmi”.

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Maurizio Crippa

Cesare Fumagalli è stato il capitano di una squadra di persone da cui era capace di tirar fuori il meglio, riconosceva al volo le qualità di ognuno e riusciva a metterle a frutto. In tanti hanno ricordato il suo rigore e la sua serietà, sempre ripagate da una pacca sulla spalla che arrivava al momento giusto con parole misurate, mai casuali, al momento giusto. Aneddoti, ricordi, pezzi di storia della nostra realtà imprenditoriale che, in maniera non banale e mai di circostanza, hanno emozionato tutte le persone che hanno partecipato alla cerimonia e, in qualche modo, hanno incrociato il loro cammino con quello di Cesare Fumagalli.

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Eugenio Massetti

“Sono sicuro che papà dall’alto sente il calore delle relazioni con ognuno di voi – ha detto il figlio Federico anche a nome di mamma Elda e della sorella Michela presenti in sala -. Papà era una persona molto riservata però sono sicuro che in questa occasione sarebbe non orgoglioso ma orgogliosissimo perché questo riconoscimento mette insieme tre passioni della sua vita che l’hanno sempre motivato: il mondo artigiano, la città di Lecco con cui è sempre stato legato e le persone, perché questo riconoscimento viene dal cuore e lui ha sempre messo gli altri davanti a se stesso”.

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