Crisi. Il Tubettificio presenta richiesta per il concordato

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LECCO – I sentori della crisi c’erano ma finora erano sempre rientrati, così come le proteste dei lavoratori che lamentavano i mancati pagamenti dei loro stipendi, adesso invece i timori si sono fatti concreti: nei giorni scorsi il Tubettificio Europeo ha presentato al Tribunale di Lecco la richiesta di ammissione al concordato preventivo in continuità.

La notizia è giunta ai sindacati che hanno chiesto un incontro urgente con l’azienda: “Attendiamo di essere convocati per avere chiarimenti sulla situazione” ha spiegato Mauro Castelli della Fiom Cgil.

Il tribunale ha nominato due commissari, i professionisti Pietro Guerrera e Jessica Gianola, che da inizio mese sono stati interessati delle sorti della ditta di Pescarenico, situata in corso Carlo Alberto.

In tutto sono 124 i dipendenti in forze al Tubettificio e per ora non sarebbero previste interruzioni nel loro lavoro. L’azienda avrà complessivamente 120 giorni di tempo per dimostrare al giudice che ci sono le condizioni per rientrare dal debito con i creditori e proseguire l’attività aziendale.

Solo un mese fa le maestranze stavano per incrociare nuovamente le braccia così come ad agosto quando avevano protestato per i ritardi nel pagamento degli stipendi. Entrambe le proteste erano rientrate dopo i versamenti degli importi dovuti nei loro confronti da parte dell’azienda.