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MILANO – E’ partito sabato mattina da Corso Venezia per raggiungere la Piazza della Scala il corteo dei lavoratori della grande distribuzione per il secondo giorno di sciopero convocato dai sindacati.
Circa un centinaio i lecchesi presenti alla manifestazione insieme ai loro rappresentanti sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, sfilando per le vie del centro in attesa degli interventi dal palco segretario della Cgil, Susanna Camusso, quello della Uil, Carmelo Barbagallo e il segretario confederale della Cisl, Luigi Petteni.
Una seconda giornata di proteste, dopo quella del 7 novembre scorso, per la trattativa in corso con Federdistribuzione e l’associazione delle cooperative per il rinnovo del contratto di lavoro.
Secondo i sindacati non ci sarebbero stati segnali di apertura delle controparti, rimaste sulle rispettive posizioni:
“Proposte che mirano esclusivamente a ridurre il costo del lavoro intervenendo su alcuni istituti fondamentali e moderando l’aumento salariale – spiegano in una nota – Federdistribuzione, dopo la fuoriuscita da Confcommercio, ha intrapreso una trattativa per il contratto nazionale proponendo, di fatto, l’arretramento di alcuni importanti istituti (permessi retribuiti, scatti d’anzianità, sospensione dell’incidenza di XIII^ e XIV^ mensilità sul trattamento di fine rapporto), motivato dalla necessità di recuperare la produttività; e respingendo riferimenti a soluzioni sul salario, omogenee a quelle raggiunte nel contratto del commercio siglato con Confcommercio a marzo 2015. Le imprese cooperative, invece, pur dichiarando di voler rinnovare il contratto, hanno anch’esse avanzato proposte e interventi che diminuiscono diritti e tutele dei lavoratori, annullando così gli elementi che hanno contraddistinto in questi anni il contratto nazionale di lavoro”.
“Questo corteo corposo fa capire che la voglia di chiudere la partita sul contratto, da parte dei lavoratori, è forte e speriamo che le trattive possano riprendere. Con Confcommercio l’accordo è stato raggiunto già da tempo, c’è però una cospicua controparte che rivendica una sua contro-piattaforma e questo sta bloccando la discussione” spiega la segretaria lecchese di Fisascat Cisl, Tina Coviello.
Per questo i lavoratori del settore hanno deciso di incrociare nuovamente le braccia e se in mattinata i dati sulle adesioni nel lecchese non erano ancora disponibili, i sentori da parte dei sindacati sono positivi: “Abbiamo notizie di un’adesione discreta da parte dei lavoratori lecchesi di SMA, Auchan, Brico e Carrefour” spiega il segretario Stefania Sorrentino di Ficalms Cgil.
“Un’adesione maggiore rispetto a quella dello scorso 7 novembre” aggiunge Fabrizio Bonfanti, segretario provinciale di Uiltuc. Nei giorni scorsi i sindacati avevano promosso un presidio in via Roma a Lecco, di fronte al Punto SMA Simply proprio in vista dello sciopero odierno.
