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A Roma lo scontro fra le forze politiche riguardo la misura anti-povertà
Nel Lecchese ne beneficiano circa 2.400 persone, l’assegno per famiglia è di 503 euro al mese
LECCO – In aula, a Montecitorio, è bagarre fra le forze politiche opposte. Fra Giuseppe Conte che difende a spada tratta il Reddito di Cittadinanza, attivato dal governo 5Stelle-Lega nel 2019, e il Governo attuale, guidato da Giorgia Meloni, che vuole cancellare la misura di sostegno. Allo scontro politico fanno specchio le proteste – con cortei e manifestazioni organizzati soprattutto a Napoli – e le richieste sindacali. “Cancellare il reddito di cittadinanza non lascia alternative a più di 600 mila persone e viola la Costituzione, ma le espone anche al ricatto del welfare mafioso”, interviene l’associazione Libera.
Ma quali sono i numeri lecchesi? Quanti cittadini rimarranno senza l’assegno mensile anti-povertà?
Secondo i dati Inps, in Italia hanno beneficiato del RdC nel primo anno di attivazione 975.133 nuclei familiari (il 61,8% abita al Sud, 23,4% al Nord, 14,8% al Centro). Le famiglie beneficiarie nel 2020 sono salite a 1.421.076 e nel 2021 a 1.602.371.
A Lecco i dati (gli ultimi disponibili sono relativi al 2022) sono contenuti e in controtendenza rispetto al tessuto nazionale: nel 2019 i lecchesi che hanno ricevuto l’assegno anti-povertà sono stati 3.451, con un “peso” dello 0.2% sullo scenario italiano. La cifra è scesa a 2.397 nuclei percettori nel 2020 e a 2.207 nel 2021. Una tendenza che ha continuato a scendere fino a 1.530 ad agosto 2022: un dato che comprende 1.235 RdC e 295 pensioni di cittadinanza.
Il contributo ha raggiunto 2.435 persone (componenti dei nuclei familiari beneficiari) con un importo medio mensile di circa 503 euro. Per quanto riguarda le pensioni di cittadinanza: i lecchesi raggiunti sono stati 326 con un assegno di circa 280 euro.
I dati pongono la provincia di Lecco, accostata a quella di Sondrio che registra dati simili, come il territorio meno incidente a livello regionale.
