LECCO / MILANO – Tra Lombardia e Stati Uniti ci sono 11 miliardi di scambi nel 2016 su 51 in Italia. Con 3 miliardi di import e 8 di export, la Lombardia pesa sui 14 miliardi di import nazionali e sui 37 di export. Esporta soprattutto macchinari (2 miliardi), prodotti tessili ( 1 miliardo) e metalli (1 miliardo) mentre importa articoli farmaceutici (700 milioni) e sostanze e prodotti chimici (oltre 400 milioni).
Anche per il lecchese quello degli Usa è un mercato importante, con esportazioni che superano i 250 milioni di euro l’anno (256,9 mln nel 2015 e 251,3 mln nel 2016) e le importazioni oscillano tra i 42 milioni del 2015 e i 34,9 milioni dello scorso anno.
Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano e della sua azienda speciale Promos per i rapporti internazionali sui dati Istat per l’anno 2016, pubblicato in questi giorni, in concomitanza con la visita dell’ex presidente Obama a Milano.
Milano è prima per interscambio (quasi 6 miliardi – di cui 2 di import e quasi 4 di export – il 52,7% regionale nel 2016), seguita da Bergamo (10,2%), Brescia (9,4%), Monza e Brianza (8,2%) e Varese (6%). Si registra un boom degli scambi a Mantova (+100,9% l’import, +22,1% dell’export).
Sono 1193 le multinazionali americane in Lombardia e danno 135 mila posti di lavoro, con 49 miliardi di fatturato all’anno. Prime Milano (916 con 100 mila addetti e 39 miliardi), Monza (108 con 10 mila addetti e 3,4 miliardi), Brescia (34 con 3 mila addetti e 1 miliardo), Bergamo (27 con 4 mila addetti e 1,4 miliardi). Emerge da una elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Invest in Lombardy.
Nel lecchese sono invece 11 le aziende americane presenti, con in forze 711 dipendenti e un fatturato annuo di 141 milioni di euro.

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