LECCO – Nel 2014 in provincia di Lecco non si sono verificate morti sul lavoro e il numero degli infortuni denunciati è in calo. Lo si apprende dal 6° Rapporto sulle attività di prevenzione collettiva e di promozione della salute dell’Azienda Sanitaria lecchese.
Nel 2001 erano stati denunciati 5.950 infortuni mentre nel 2013 sono stati denunciati 3605 infortuni (meno 34%). La riduzione del numero di infortuni è risultata particolarmente evidente nella manifattura, (da 2936 a 1.329, meno 55%) e nell’edilizia (da 538 a 246,meno 54 %).
Un calo negli incidenti sul lavoro che viaggia di pari passo alla perdita dei posti di lavoro in provincia, c’è infatti una proporzionalità tra il numero degli addetti e il numero di infortuni denunciati a INAIL, anche se va detto che il decremento percentuale degli infortuni – 2012 su 2001 – è superiore al decremento percentuale degli addetti (-37,2 il decremento percentuale degli infortuni contro una riduzione percentuale degli addetti pari a -7,2).
Nel 2014 sono state effettuate 97 inchieste giudiziarie per infortunio sul lavoro. Gli interventi di controllo dell’ASL per inchieste di infortunio sul lavoro, finalizzati sia all’individuazione delle cause determinanti l’evento, con conseguente individuazione di eventuali responsabilità penali, che alla prescrizione di misure atte all’eliminazione/contenimento dei rischi residui, sono stati determinati prevalentemente dall’attivazione autonoma per programmazione o per emergenza (infortuni gravi/gravissimi comportanti l’attivazione d’ufficio).
Nel 2014 per la Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro sono stati realizzati complessivamente 1969 controlli. I controlli, così come definiti dal Sistema Regionale della Prevenzione, ricomprendono differenti tipologie, dall’ispezione, all’audit, all’analisi documentale, e una singola impresa, mediamente, può subire, nel corso di un accertamento completo, più di un controllo di diversa tipologia.
Le 1969 verifiche hanno sortito il controllo effettivo di 790 imprese del territorio. Dal livello ministeriale viene posto in capo alle Regioni l’obiettivo di controllare ogni anno il 5% delle unità locali attive. L’obiettivo viene declinato su ogni singola ASL e la definizione di unità locale attiva condivisa sul territorio nazionale, ai fini della verifica del raggiungimento dell’obiettivo, è quella fornita da INAIL, ovvero Posizione Assicurativa Territoriale con almeno un dipendente (o addetto speciale) oppure almeno due artigiani. Proprio INAIL indica in 15512 il numero di unità locali in provincia di Lecco.
Le 790 imprese sono il 5,09% del totale e, pertanto, nel 2014 il Servizio ha pienamente raggiunto l’obiettivo posto dal Ministero.
I settori prevalentemente controllati in occasione di controllo di tipo ispettivo sono stati il settore delle costruzioni, il settore metalmeccanico e quello manifatturiero.