LECCO – “Il Primo maggio come il 25 dicembre, come Capodanno, noi siamo qua”. Continua il presidio degli ex dipendenti della Leuci in quella che, fino allo scorso anno, era la storica fabbrica lecchese di produzione di lampadine e anche nella Festa dei Lavoratori la loro mobilitazione non ha visto interruzione.
“A maggior ragione dovevamo essere qui oggi – spiega Maurizio Esposito della RSU – Una giornata che per noi ha un significato particolare perché, rispetto agli altri anni, non siamo più dipendenti della Leuci e siamo speranzosi che si possano aprire le nuove opportunità per le quale abbiamo lottato finora”.
Dopo mesi di confronto con Giuliano Pisati del gruppo Relco, proprietario dell’ex azienda lecchese, si attende l’interessamento degli imprenditori locali per il progetto della Cittadella della Luce, l’ambito piano di conversione della Leuci che consentirebbe di rilanciare l’area e preservare parte dell’occupazione.
“Vogliamo che quest’area torni a vivere con una reindustrializzazione e non muoia come altre” ha ribadito Esposito.

“Consideriamo questo un vero e proprio banco di prova del territorio – ha proseguito Germano Bosisio della RSU – che deve saper orientare e indicare le possibilità concrete di una nuova prospettiva. Qui c’è un’area, le condizioni favorevoli, l’impegno di un imprenditore, il Politecnico che ha più volte espresso il suo interessamento. Se non realizzare qui ora questo progetto, allora quando? Per questo facciamo invito esplicito ad associazioni imprenditoriali come Confindustria ed Api di promuovere adeguatamente la situazione ai propri associati affinché si colga questa opportunità”.
Recente l’approvazione della legge regionale sulla competitività che potrebbe favorire il progetto di rilancio dell’ex Leuci con finanziamenti e procedure burocratiche più snelle. Un provvedimento che l’Esecutivo nazionale, nei giorni scorsi, ha però impugnato davanti alla Corte costituzionale, con rilievi, in particolare, sulla certificazione delle eccellenze regionali con il marchio “Made in Lombardy”, sulla sperimentazione di un circuito di moneta complementare e sulla semplificazione dell’avvio di attività economica con la comunicazione unica regionale.
Una situazione che preoccupa i lavoratori che però fanno presente: “Bene la legge, ma serve anche la volontà di investire in questo progetto”. Sulla questione si farà il punto della situazione il prossimo 7 maggio, quando a Lecco giungerà l’assessore regionale Melazzini e i lavoratori Leuci non escludono la loro presenza, anche di una piccola rappresentanza, all’appuntamento.

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