
LECCO – Si è riunito venerdì il comitato direttivo della Uilm lecchese alla presenza del segretario nazionale Eros Panicali. Si è discusso del contratto nazionale dei metalmeccanici in vista del prossimo incontro, previsto per il 22 dicembre prossimo in Confindustria a Roma.
“In questi giorni si sono effettuate le assemblee alla Fiocchi munizioni e Rodacciai, in termini di fatturato e di addetti rappresentano le imprese più grandi – spiega Enrico Azzaro, segretario provinciale della Uilm – Partendo dai numeri, 630 sono gli addetti alla Fiocchi munizioni e, rappresentano un numero importante per una azienda che nel pieno della crisi è riuscita a produrre investimenti importanti di svariati milioni e generato allo stesso tempo negli ultimi 2 anni 97 assunzioni stabili. Certo, gli sgravi hanno favorito, ma senza lavoro non si crea occupazione e soprattutto stabile. Il nuovo anno si aprirà con 111 lavoratori a termine, chiaramente l’intenzione nostra come sindacati è quella di dare la garanzia, senza nascondersi dietro un dito, è il mercato che condiziona, una variabile non indipendente, visto la competizione e concorrenza globale una variabile non indifferente”.
Alla Rodacciai, spiegano dal sindacato, al momento la discussione per il rinnovo aziendale è congelata per effetto della non sovrapponibilità dei due livelli. “Alla ripresa del confronto – prosegue Azzaro – avremmo forse un quadro più chiaro sui temi che potremmo affrontare, come non può sfuggire la necessità di dare una risposta ai lavoratori attualmente in somministrazione, un impegno sulla quale tutto il sindacato deve fare la sua parte”.
Le ultime vertenze hanno visto coinvolti i lavoratori di Cometa e della Cesare Fumagalli. Per questa ultima, come riferisce Enrico Ferrari della Uilm, lunedì 28 dicembre ci sarà l’incontro con la proprietà. “Dovremmo riuscire correndo contro il tempo dare almeno un minimo di tutela con la messa in mobilità dei lavoratori. A questo aggiungiamo che è stato fatto l’ accordo con delle banche che hanno dato la propria disponibilità ad erogare due mensilità anticipate per venire incontro alle necessità delle famiglie dei lavoratori in seria difficoltà economica”.

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