Valmadrera: Altof in liquidazione, 35 dipendenti a rischio

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Al centro Emilio Castelli (Fim), a destra Fabio Anghileri (Fiom), insieme ai rappresentanti RSU Italo Vertella, Danilo Colombo e Arturo Guerriero

VALMADRERA – Un punto di riferimento per il settore dell’oleodinamica e della pneumatica che rischia di sparire nell’anno del suo 40esimo di attività: l’Altof di Valmadrera ha infatti iniziato la procedura di messa in liquidazione.

E’ quanto ha riferito il titolare dell’azienda, Marco Longhi, ai sindacati in un incontro avvenuto a metà ottobre. L’imprenditore ha preso le redini della società dopo la tragica scomparsa del padre Augusto, fondatore dell’Altof e morto nel 2011 alle Maldive durante un’immersione subacquea.

Un brutto colpo per i lavoratori che, dopo l’accordo siglato lo scorso 17 settembre, erano convinti di dover usufruire della sola cassa integrazione ordinaria; invece l’ammortizzatore sociale non sarebbe stato neppure richiesto dall’azienda che, un mese dopo, ha spiegato ai rappresentanti sindacali le sue intenzioni:

“L’Altof ha chiesto e ottenuto il concordato stragiudiziale per ristrutturazione del debito – spiega Emilio Castelli della Fim in una conferenza stampa convocata venerdì in sede Cisl – con questa modalità l’azienda andrà in liquidazione ma non verrà nominato alcun commissario, si liquiderà autonomamente con l’accordo dei creditori. Alla fine della procedura, l’Altof cesserà la sua attività e liquiderà anche i lavoratori, per i quali scatterà la mobilità”.

Alla base di questa scelta ci sarebbe una situazione debitoria giudicata come troppo pesante da parte dell’azienda, i sindacati parlano di circa 4 milioni di euro di debiti dei quali un milione per le pendenze dei lavoratori. “Una volta che l’azienda liquiderà quanto dovuto alle maestranze, compreso il TFR, allora i lavoratori non potranno più avere alcuna pretesa nei confronti del loro titolare; in questo modo, però – sottolinea Castelli – 35 dipendenti si ritroveranno senza occupazione e le loro famiglie in una difficile situazione economica”.

l'ALTOF di Valmadrera, situata in via Sabatelli
l’ALTOF di Valmadrera, situata in via Sabatelli

“Stiamo parlando un’azienda che per quarant’anni ha offerto un servizio richiestissimo dalle imprese del territorio e di una professionalità, quella dei suoi lavoratori, che rischia di perdersi” ha sottolineato Fabio Anghileri, sindacalista della Fiom Cgil.

Oltre alla produzione di centraline oleodinamiche, raccordi e tubi pneumatici, l’azienda di via Sabatelli fornisce il servizio di vendita al banco e di assistenza ai clienti, compreso il montaggio dei pezzi di ricambio presso il proprio capannone.

Un’impresa, proprio per il richiamo che ha nel settore, che avrebbe potuto proseguire ancora a lungo la sua storia secondo i rappresentanti RSU: “Fino a luglio abbiamo continuato a lavorare 9 ore tutti i giorni, sono migliaia le ore di straordinario che si contano ogni anno – spiegano Italo Vertella, Danilo Colombo e Arturo Guerriero – gli ordini ci sono e ce ne sarebbero stati di nuovi ma ci è stato riferito che alcuni sono stati rifiutati. C’è chi è ‘nato’ all’Altof e chi lavora qui da 20 anni”.

Quello che i sindacati auspicano è di poter dare continuità alla vita dell’azienda e al lavoro dei suoi dipendenti: “Per questo chiediamo l’interessamento di un nuovo imprenditore o di una cordata di imprenditori che salvino l’Altof – conclude Castelli – abbiamo interessato il sindaco di Valmadrera, chiederemo l’attenzione dell’unità di crisi e delle banche che sono i creditori più importanti e devono sapere che da loro dipende anche il futuro di queste famiglie”.

A preoccupare ancor di più i sindacati è l’autonomia dell’azienda nella procedura liquidatoria: “Ad oggi non sappiamo se sia stato presentato un piano liquidatorio e la nostra richiesta di incontro con l’azienda non ha ancora avuto un seguito”.