Al Manzoni nasce il Punto di Accoglienza per i malati di cancro

Tempo di lettura: 2 minuti

LECCO – Un servizio in più in aiuto dei pazienti affetti da tumore: è stata inaugurato nella mattinata di mercoledì il Punto di Accoglienza Oncologico dell’Azienda Ospedaliera di Lecco, destinato ai malati per i quali c’è già stato accertamento diagnostico e per quelli a cui è stato diagnosticato per la prima volta un sospetto di cancro.

La nuova area, posta al secondo piano dell’ospedale Manzoni, permetterà lo svolgimento di attività di assistenza al malato in spazi accoglienti e riservati, ristrutturati ad hoc e adiacenti alla struttura di Oncologia Medica; sono inoltre presenti locali destinati alla consulenza clinica del malato.
Uno sportello adibito, luoghi di accoglienza, consulenza e non solo: “Sono stati creati dei percorsi semplificati e dedicati il paziente oncologico, con l’inserimento anche di una figura che abbiamo chiamato ‘facilitatrice’ e che supporterà il malato nelle sue difficoltà – ha spiegato il primario di Oncologia, il dottor Antonio Ardizzoia – Un grosso lavoro per l’azienda ospedaliera che da un anno si è data da fare per realizzare questo obbiettivo, raggiungendo un risultato efficace e che speravamo”.

Soddisfatto anche il direttore generale Mauro Lovisari, accompagnato dai direttori Roberto Pinardi e Patrizia Monti e da numerosi rappresentati delle istituzioni che hanno assistito all’inaugurazione. Il Punto di Accoglienza Oncologico è stato realizzato grazie al generoso contributo della onlus Cancro Primo Aiuto e intitolato a nome del cavallier Angelo Bartesaghi, padre del vicepresidente dell’associazione, Antonio Bartesaghi:

“Ci siamo passati anche noi attraverso il problema del cancro – ha spiegato Bartesaghi – sappiamo bene ci sono aspetti che possono sembrare di minore importanza ma per il cittadino e il malato sono importati. Mio padre ha insegnato alla mia famiglia l’importanza di non mollare mai e il mio umile auguro è che tutti quelli che ahimè avranno la necessità di avere usufruire di tipo di aiuto dall’Azienda Ospedaliera abbiano la stessa capacità, di non mollare mai”.