Autosilos Pescarenico. Buizza: “Ora che è comunale, serve più attenzione al verde”

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LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’agronomo ed ex consigliere comunale, Giorgio Buizza:

“L’autosilos di Pescarenico nel complesso della Ventina è in procinto di passare alla gestione pubblica dopo un lungo periodo di gestione privata, frutto di una convenzione che si è rivelata non all’altezza della necessità del quartiere e della città e che giustamente deve essere aggiornata e adattata alle mutate esigenze.

Senza entrare nei dettagli della nuova gestione, che non conosco, mi limito ad una banale osservazione esteriore. Sotto l’aspetto estetico esterno l’autosilos è stato finora un bell’esempio di “verde verticale” sia sul fronte di Corso Carlo Alberto sia per la presenza di pareti laterali (via Rosmini e via Beccaria) completamente naturalizzate, formate dall’alternanza di edere ricadenti e da cespugli di pittosforo. La presenza di molto verde in un luogo destinato alla frequentazione di molte automobili è un modo intelligente ed efficace di contribuire all’abbattimento degli inquinanti, delle polveri, dei rumori, creando inoltre un microambiente interno mitigato dalle piante che assorbono radiazioni solari e CO2 rilasciando acqua e ossigeno”.

“In vista dell’assunzione della gestione da parte della pubblica amministrazione si notano i sintomi di una gestione carente: come si rileva dalle immagini sono comparsi disseccamenti in ampie zone delle pareti, con particolare evidenza nella facciata sud. Si è guastato l’impianto di irrigazione? Si è pensato di risparmiare acqua? Si è organizzata una piccola vendetta o uno sgarbo all’Amministrazione cedendogli un verde-secco anziché un verde-verde?

Si spera che prima di prendere in carico la tanto attesa gestione del parcheggio, i tecnici del Comune facciano una verifica degli impianti, di tutti gli impianti, compreso quello di irrigazione del tanto verde esistente e pretendano la consegna di una struttura completa ed efficiente in ogni sua parte. Sarebbe veramente spiacevole che il passaggio da privato a pubblico coincidesse con il disseccamento delle piante che finora hanno fatto un encomiabile servizio alla collettività”.

Giorgio Buizza