LECCO – La Chirurgia Neonatale è il settore più delicato e qualificante della Chirurgia Pediatrica: “ si occupa – spiega Marco Bernardi , responsabile della struttura di Chirurgia Pediatrica dell’Azienda ospedaliera – della diagnosi e del trattamento delle anomalie e malformazioni congenite che colpiscono i pazienti più fragili in assoluto, i neonati appunto”.
Nel 2014, presso l’ospedale Manzoni, sono stati eseguiti ben 25 interventi di Chirurgia Neonatale, un numero decisamente rilevante, considerato il bacino di utenza della Chirurgia Pediatrica, solo relativamente ampio. Tra le malformazioni congenite affrontate, alcune molto gravi e rarissime.
Ad esempio, racconta Bernardi, “una gravissima complicanza di una broncopolmonite, eccezionale in età neonatale; un caso di ernia diaframmatica postero-laterale congenita sinistra, anomalia che ha tuttora nel mondo una mortalità che giunge sino al 80% e che richiede, oltre ad un corretto timing dell’intervento chirurgico e ad un’ottimale procedura operativa, un’assistenza neonatologica peculiare, assolutamente capillare ed estremamente impegnativa; diversi casi di occlusione intestinale neonatale”.
Recentemente i chirurghi pediatrici del Dipartimento Materno Infantile hanno trattato due casi che si segnalano per gravità e rarità della condizione patologica congenita: quella, particolarmente severa, che viene definita sindrome da intestino corto o insufficienza intestinale. I bambini affetti da questa sindrome sono dipendenti dalla Nutrizione Parenterale (nutrizione per via endovenosa) per periodi di tempo anche molto lunghi, con tutte le possibili complicanze.
Il primo caso ha riguardato una neonata prematura. “L’intervento chirurgico ha avuto esito favorevole: dopo un adeguato trattamento post operatorio – spiega lo specialista dell’Azienda Ospedaliera – è stato possibile, cautamente, avviare la nutrizione enterale, dapprima attraverso un sondino naso-gastrico e poi per via orale. La lattante ha così potuto, in tempi relativamente brevi, raggiungere una piena autonomia nutrizionale evitando, nel contempo, le temibili conseguenze e complicanze delle sindromi da intestino corto”. Dopo due mesi e mezzo di degenza, la piccola paziente ha potuto essere dimessa in buone condizioni generali.
Il secondo caso è stato quello di un neonato a termine con un difetto congenito della parete addominale anteriore. Questa malformazione, che ha un’incidenza pari a circa 1 su 4000 nati vivi, si associa frequentemente ad anomalie di altri organi ed apparati, quali soprattutto cardiopatie congenite ed anomalie cromosomiche. “Anche in questo caso – sottolinea il chirurgo pediatrico – l’eccezionale intervento chirurgico ha avuto esito positivo. Il trattamento nel periodo post operatorio ha consentito la ripresa di una regolare canalizzazione intestinale, consentendo dopo due mesi di degenza le dimissioni del bambino in buone condizioni generali”.
“L’attività di Chirurgia Neonatale – spiega Roberto Bellù, responsabile della Neonatologia dell’Azienda Ospedaliera – è inserita in un contesto di alta specializzazione neonatale che fa della nostra struttura un centro di riferimento per le provincie di Lecco e Sondrio per le zone limitrofe del comasca e della Brianza”.
“In genere i piccoli – aggiunge Bellù – presentano problemi di carattere respiratorio, cardiaco, nutrizionale e immaturità intestinale che richiedono immediati interventi chirurgici“
“L’Azienda Ospedaliera di Lecco – puntualizza Rinaldo Zanini direttore del Dipartimento Materno Infantile – con la Terapia Intensiva Neonatale, la capacità di operare chirurgicamente in ambito neonatale anche su patologie gravi e l’ostetricia del Presidio di Lecco e di Merate (con funzioni diverse) ha tutte le caratteristiche per essere un nodo importante di un sistema a rete che si deve prendere cura delle donne e dei neonati per tutti i livelli di assistenza necessari”.
“La Regione – continua Zanini – sta sviluppando questo tema cercando di individuare i diversi livelli assistenziali necessari e sviluppare sempre di più gli strumenti di controllo e governo per la valutazione di un corretto utilizzo delle risorse”.