Il Bione “spiegato” ai cittadini: “Oggi non è più possibile mettere pezze”

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Una serata con i cittadini per fare il punto su passato, presente e futuro del centro sportivo

“Il Bione rappresenta la più grande incognita per tutti i sindaci di Lecco, ma oggi servono interventi sostanziali”

LECCO – Una serata per fare il punto della situazione sul Centro Sportivo Bione con i cittadini e le associazioni sportive. Il sindaco Mauro Gattinoni, l’assessore all’urbanistica Giuseppe Rusconi e l’assessore allo sport Emanuele Torri, giovedì sera presso il centro civico Pertini, hanno spiegato nel dettaglio passato, presente e futuro di quello che è stato definito come uno dei centri sportivi più belli della regione.

“Il Bione rappresenta la più grande incognita per tutti i sindaci di Lecco, basti pensare che ci aveva già provato a suo tempo il sindaco Bodega con la piscina all’esterno  – ha detto Gattinoni -. Oggi, però, non è più possibile metterci pezze e servono interventi sostanziali”.

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L’assessore Giuseppe Rusconi

Partenariato pubblico-privato

Apprezzabile lo sforzo dell’amministrazione di delineare in modo semplice un quadro, il più preciso possibile, di quello che è stato fatto nei tre anni a guida Gattinoni e delle prospettive future. L’assessore Rusconi ha fatto un excursus puntuale sulla questione del partenariato pubblico-privato, progetto sfumato poiché, di fatto, in tutte le proposte ricevute veniva meno l’interesse pubblico a favore di quello privato.

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L’assessore Emanuele Torri

Cosa è stato fatto

L’assessore Torri, invece, ha riavvolto il nastro per sfatare dimostrare che non è vero che negli ultimi anni non è stato nulla: “In continuità con l’amministrazione precedente nel periodo 2021/2024 sono state investite, grazie all’accordo di programma con Regione Lombardia, risorse per 3.380.210 euro; mentre nel periodo 2018/2020 erano state investite risorse 2.530.943 euro”.

Dopo aver snocciolato i lavori eseguiti, l’assessore ha ricordato come il comune abbia investito nel biennio 2022/2023 qualcosa come 700.000 euro per tenere aperto il centro sportivo riequilibrando le perdite causate dal Covid e piombate tra capo e collo ai gestori. Torri ha ammesso che negli ultimi anni ci sono stati parecchi disagi proprio a causa dei cantieri, ma l’unica alternativa sarebbe stata chiudere l’impianto: “Si può fare di più? Si deve fare di più per avere un centro sportivo più bello e moderno. Una strada, quella del partenariato, al momento non è sostenibile; però non vogliamo stare con le mani in mano e abbiamo pensato di percorrere un’altra strada che non esclude la precedente“.

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Prospettive future

L’amministrazione, infatti, ha pensato di intervenire direttamente con risorse proprie: “Il primo step sono i 120 mila euro per la redazione del ‘documento di fattibilità delle alternative progettuali’. Abbiamo steso un elenco degli interventi essenziali e degli interventi aggiuntivi (QUI UN’IDEA DELL’ELENCO)da inserire nel bando e che vogliamo condividere con le associazioni sportive e con i cittadini che frequentano il centro sportivo. Una serie di interventi importanti che verranno effettuati attraverso lotto funzionali, senza chiudere il centro o interrompere il servizio”.

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Il sindaco Mauro Gattinoni

4 questioni cruciali che gravano sul destino del Bione

Il sindaco Gattinoni, invece, ha offerto una panoramica generale sull’area, sottolineando 4 questioni cruciali che gravano sul destino del Centro Sportivo Bione: “In primis c’è il tema del Quarto Ponte (oggi la posa della prima pietra con il Ministro Salvini, ndr) che comporterà l’eliminazione del parcheggio e dell’attuale ingresso del centro, insieme ad altre modifiche viabilistiche. Tema sede soccorso alpino, piazzola elisoccorso e deposito mezzi soccorso alpino/protezione civile: nonostante a oggi siano disfunzionali per vari motivi, non prevediamo di spostarli. Tema centro di raccolta e del riuso: quella zona è stata individuata da Anas come area di cantiere, perciò sposteremo il centro di raccolta nell’ex cava Musolino (bene confiscato alla mafia, ndr), proprio di fronte alla futura caserma dei vigili del fuoco. Spostamento da realizzare prima che Anas installi il cantiero con un costo di 1,7 milioni. Tema nuova caserma vigili del fuoco: sebbene non sia direttamente in capo al comune ma al Ministero, ci saranno una serie di raccordi viabilistici da realizzare e, sempre in quella zona, si dovrà effettuare una rimodulazione dei parcheggi a lato dei campi anche perché l’ingresso del Bione sarò spostato dove oggi c’è il campo 2″.

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Gestione in scadenza il prossimo 31 agosto

E’ stato anche ricordato come la gestione del centro sportivo sia in scadenza il prossimo 31 agosto, anche se l’amministrazione ha assicurato che non ci saranno interruzioni del servizio.

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La preoccupazione per le criticità attuali

Al termine spazio agli interventi dei numerosi rappresentati della associazioni sportive che hanno casa al Bione. Da parte di tutti, al di là di problemi più o meno puntuali, è stata espressa preoccupazione sull’attuale situazione del centro sportivo con tutte le sue criticità: “Abbiamo visto come sarà il Bione del futuro e sono tutti progetti condivisibili, ma vorremmo rassicurazioni anche sul Bione oggi…”.