LECCO – Trasferiti nei giorni scorsi, dalla vecchia sede (piano -2) al secondo piano dell’Ospedale Manzoni, il Day Hospital e l’ambulatorio di Medicina Trasfusionale.
L’area è condivisa con le attività ambulatoriali e di Day Hospital della Medicina Generale, diretta da Agostino Colli. Si tratta, in pratica, dell’unificazione delle principali attività mediche a ciclo diurno dell’Ospedale che sono dedicate alla diagnosi e al trattamento delle malattie del sangue e del fegato, nonché alle terapie trasfusionali prima svolte, separatamente, nelle due Strutture.
Questa unificazione è stata pensata in un’ottica di maggiore sinergia e collaborazione tra il personale medico ed infermieristico delle due Strutture per una migliore gestione dei pazienti.
“Fino a poco tempo fa – spiega Daniele Prati, Direttore della Medicina Trasfusionale del nosocomio di Via dell’Eremo – il percorso diagnostico terapeutico dei pazienti con malattie complesse, come quelle che seguiamo nei nostri ambulatori, si svolgeva in strutture di riferimento e spazi logistici differenti”.
“Oggi, grazie alla collaborazione tra professionisti, alla condivisone di strumentazioni e all’allestimento di nuove aree, i nostri pazienti possono essere visitati e curati in un ambiente molto più funzionale ed efficiente che permette , senz’altro, un’ottimizzazione delle nostre prestazioni, anche con il contributo di più specialisti” continua il Primario.
Lo spostamento delle attività, predisposto da Daniele Prati, Agostino Colli e da Laura Ferraioli, responsabile infermieristico del Dipartimento di Area Medica, ha consentito la riorganizzazione dei posti letto e delle poltrone destinate alle consuete prestazioni erogate, giornalmente, a più di cinquanta utenti provenienti dalle Province di Lecco e Monza-Brianza: “Le diverse stanze messe a disposizione accolgono non più di due ospiti alla volta, garantendo , quindi, ai degenti una maggiore privacy durante i trattamenti” continua Prati.
Approntati anche, per pazienti, accompagnatori e familiari, due Punti Accoglienza, gestiti dal personale infermieristico, presso cui i degenti, che necessitano di una visita di controllo oppure di una terapia specifica, possono attendere la loro presa in carico.
“La condivisione dei nuovi spazi, tra la Medicina Trasfusionale e la Medicina Generale – chiarisce Prati – ha permesso di unificare un’équipe infermieristica, altamente specializzata per i trattamenti di questo genere, formata da infermieri che prima operavano in reparti diversi. Credo che tutto ciò risponda ai nuovi bisogni sanitari e assistenziali, e migliori il servizio offerto alle decine di malati che, ogni giorno, sono accolti nel nostro servizio”.