Torna l’allarme “Processionaria” nei boschi lecchesi

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processionaria

LECCO – Torna l’allarme processionaria, problema annoso in quel di Lecco soprattutto nella zona del vallo paramassi del San Martino nel rione di Rancio e non solo, ma anche lungo la SS36 dove la situazione è ancora più evidente con interi alberi avvolti dai filamenti e dai bozzoli bianchi.

La processionaria del pino (nome scientifico Thaumetopoea pityocampa) è un insetto dell’ordine dei lepidotteri appartenente alla famiglia Notodontidae, si trova nelle regioni temperate dell’Europa meridionale, nel vicino Oriente e perfino nell’Africa settentrionale. I bruchi, prima di diventare farfalle notturne, sono noti con il nome “processionaria” per il modo di procedere in fila a formare appunto una sorta di processione.

Capaci di privare di ogni foglia vasti tratti di pinete durante il proprio ciclo vitale la processionaria è pericolosa non solo per le piante ma anche per animali e persone. Dotati infatti di peli urticanti i bruchi sono un grave pericolo per gli amici a quattro zampe a tal punto che un contatto con questi insetti può persino portare al decesso del cane. Non così gravi sono invece le conseguenze sull’uomo ma l’effetto urticante non va comunque sottovalutato soprattutto se le vittime sono i bambini.

Gianmario Maver, frequentatore assiduo della zona del San Martino, già a suo tempo aveva lanciato l’allarme: “Ho più volte telefonato a vari enti per segnalare la situazione, ma nessuno mai si è adoperato per la disinfezione che dovrebbe essere effettuata a tutela della salute delle piante e delle persone. Quest’anno la situazione è più grave dell’anno scorso perché non si sono avute temperature rigide durante l’inverno e quindi il gelo non ha ucciso le larve che ora, favorite dal clima mite, sono più numerose che mai. Bisognerebbe intervenire in modo massiccio con il taglio dei rami dove la processionaria si è annidata per poi bruciarli prima che i bruchi escano dai nidi”.

Quindi Maver conclude: “Già gli scorsi anni io ed altri residenti di Rancio avevamo posizionato dei cartelli sui sentieri del San Martino che indicavano il pericolo, cercheremo di fare lo stesso anche quest’anno ma nel frattempo l’appello rivolto a tutti è quello di prestare attenzione e di non entrare in contatto con questi bruchi, di tenere al guinzaglio i cani e sopratutto di prestare attenzione se si è a passeggio con i bambini”.

Video di Giacomo Perucchini (Vallo Paramassi)

 

Video di Gianmario Maver (Bugiallo Alto Lario)
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