MANDELLO – Se la politica nazionale stenta a partorire un nuovo esecutivo, nel lecchese sembrano essere fallite le prime “consultazioni” sul trasporto pubblico locale: l’incontro tenuto giovedì a Villa Locatelli tra l’assessore ai trasporti, Franco De Poi e i sindaci del territorio per discutere della riorganizzazione ( o dei tagli che dir si voglia) alle corse dei bus pare non abbia avuto l’esito sperato.
Le spiegazioni di De Poi, che ha sottolineato di essere stato obbligato a rivedere il servizio a causa dei minori conferimenti da parte del Governo (vedi articolo), non hanno per nulla soddisfatto il sindaco di Mandello, Riccardo Mariani, che ha annunciato il proseguo della mobilitazione contro i tagli effettuati dalla Provincia.
“Questo in sostanza ha detto l’assessore al sottoscritto – dichiara Mariani – abbiamo voluto fare questi tagli perché non avevamo più soldi; abbiamo voluto tagliare i rami secchi delle corse tra cui quelli delle frazioni di Mandello, non sottrarremo corse ad altri Comuni per darle a Mandello; dal centro paese alle frazioni ora pensateci voi al trasporto”.
Conclusioni, quelle denunciate dal sindaco nei confronti del proprio Comune, che lo stesso ha definito “inaccettabili e arroganti”: “De Poi non ha minimamente tenuto conto della specificità assoluta di Mandello nel contesto provinciale. Con le sue frazioni e i suoi irrinunciabili bisogni di trasporto pubblico. E non è vero che ci sono poche persone che usano il bus e comunque se non ci sono alternative eliminare il servizio pubblico in questo modo è un gesto barbaro. Significa eliminare completamente un servizio e lasciare a piedi intere comunità!”.
Il primo cittadino spiega di aver proposto una trattativa sui casi di sovrapposizione treno/bus in centro paese, ribadendo la sua totale contrarietà ai tagli nei confronti delle frazioni: “Non abbiamo alternativa di trasporto pubblico! A giugno quando sarà finito l’anno scolastico cosa succederà poi? Che non ci saranno nemmeno le corse “salvate dai tagli” per gli studenti e usate anche da altri cittadini e quindi le frazioni saranno del tutto in ginocchio?!”
Per questo i cittadini della frazione di Rongio hanno già raccolto 200 firme, che vanno a sommarsi a quelle raccolte in Comune e biblioteca, per un totale di 340 adesioni.
“Non ci fermiamo qui – annuncia Mariani – Chiederò per iscritto il ripristino di tutte le corse tagliate alle frazioni, chiederò tutti i dati dei tagli effettuati sull’intero territorio provinciale perché non mi fido e voglio vederci chiaro sul metodo utilizzato e se è stato adottato lo stesso criterio per tutti i Comuni. Chiederò infine l’apertura di un tavolo in Prefettura perché non è ammissibile che la mia comunità sia penalizzata così. Continueremo a lottare”.