Il sentiero tra Lecco e Abbadia c’è, ora servono i soldi per completarlo

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LECCO – Mentre si attende da oltre un decennio un collegamento ciclabile tra Lecco e Abbadia, c’è chi è riuscito a ripristinare l’antico tracciato che collegava il capoluogo al lago, camminando lungo le pendici del San Martino, il tassello mancante Sentiero del Viandante: lo ha realizzato Giuliano Maresi, praticamente tutto da solo, negli ultimi due anni, concludendolo lo scorso febbraio.

Da tempo si discuteva su come completare il noto itinerario, frequentatissimo dagli amanti delle passeggiate che dalla chiesa del San Martino di Abbadia parte per risalire la sponda orientale del Lario, in tutto 45 chilometri, fino a Colico e poi Piantedo. E mentre tutti parlavano di quanto sarebbe stato importante includere anche il capoluogo (che potrebbe diventare il punto di inizio del cammino), Maresi, ex presidente del Gruppo Ragni e in passato consigliere del CAI di Lecco, si è munito di pazienza, pala e piccone.

A destra Giuliano Maresi, insieme all’amico Giorgio Ratti

 

 

“Ce lo dice la storia, le vie di comunicazione sono sempre partite dalle grandi città, non viceversa, quindi bisognava iniziare da qui – ci racconta – ho girovagato, avuto conferme e testimonianze su quell’antico tracciato, l’ho cercato anch’io, perché non ero certo di dove trovarlo. Ho seguito le tracce dove erano visibili, dove era il caso ho spostato solo legna e sassi, in altri casi ho lavorato di picca, ho realizzato delle scalette; per superare la frana scesa qualche anno fa, non potendo seguire vecchio tracciato per la presenza delle reti di protezione, ho fatto una variante”.

Così è nato un tracciato lungo circa 4 chilometri che dal colle di Santo Stefano scorre a monte della Statale 36, fino a giungere allo svincolo di Abbadia. (foto di Matteo Ratti)

 

“Lì’ ho dovuto fermarmi, occorre una scaletta di circa 8 metri per scendere dal tetto della galleria alla spiaggia. Ho posizionato un cartello per evitare avvisare gli escursionisti ed evitare che vadano oltre. Quando ci sarà la scala e si potrà giungere in sicurezza alla spiaggia, sarà possibile da lì arrivare alla chiesetta del San Martino, dove inizia il Sentiero del Viandante. Di mezzo c’è la provinciale e spero che, nel concludere la famosa ciclopista, realizzino anche un attraversamento pedonale. C’è anche il muro dell’ex statale che, dalla zona dello svincolo, sale a monte della strada si immette sul sentiero di fianco alla chiesa, si potrebbe sfruttare anche quello, evitando di dover fare i conti con le auto che scorrono sempre veloci, nonostante i limiti”.

Il cartello posizionato nella parte finale del sentiero, indicando agli escursionisti di tornare indietro poiché ancora non concluso

Giusto un anno fa Maresi aveva accompagnato il sindaco Virginio Brivio, il consigliere comunale Antonio Pattarini, l’assessore Piero Butti di Abbadia Lariana e Paolo Ferrara, allora assessore al Turismo di Varenna, per visionare quanto era già stato fatto.

“E’ un lavoro meritevole quello realizzato da Maresi che è già stato preso in considerazione e inserito nel progetto interregg per una riqualificazione complessiva del tracciato, la messa in sicurezza e il posizionamento della segnaletica” ha spiegato il primo cittadino di Lecco.

Interreg è il programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera, offre risorse per progetti di interconnessione con viabilità dolce tra i due paesi europei. Anche il completamento del Sentiero del Viandante è nella graduatoria per ricevere il finanziamento.

Il sopralluogo dello scorso anno del sindaco Brivio e degli altri amministratori comunali

 

Abbiamo presentato la proposta a fine 2015 ed ha superato un primo step rispetto ai requisiti e la coerenza del progetto, questa estate dovrebbe avvenire seconda fase di valutazione. Sappiamo però che ci sono più di 300 progetti presentati da altri enti delle zone transfrontaliere” ci spiega il vicesindaco Francesca Bonacina.

Ci chiediamo se, anziché sperare nei finanziamenti, non possano essere gli stessi comuni ad investire sull’opera: “ Il tracciato ha un elemento importante di spesa, la scaletta, ed un tratto da mettere in maggiore sicurezza anche con delle reti paramassi, interventi importanti e costosi – prosegue il vicesindaco – a breve dovrebbe completarsi uno studio di fattibilità, richiesto dal bando interregg, nel quale sarà fatta una stima dei lavori che dovrebbero aggirarsi intorno ai 300-400 mila euro di spesa. Contiamo di avere l’esito del bando dopo settembre”.

Anche il sindaco di Abbadia, Cristina Bartesaghi, ha ribadito la priorità di recuperare altrove i fondi: “Le amministrazioni comunali hanno molte altre priorità, è necessario intercettare finanziamenti sovracomunali”.