La Solleder del Butch, Alessandro Baù, Ragni e premio Sile Alpino
Dal 15 al 17 ottobre l’evento dedicato a montagna e alpinismo
LECCO – Giovedì 15 ottobre si alza il sipario sulla seconda edizione del Lecco Mountain Festival. Nonostante i noti problemi legati all’emergenza covid abbiano fatto slittare al 2021 gli eventi “Rampega Bouder” e “Mountain Food”, nei prossimi giorni sono in programma tre grandi serate di montagna e alpinismo.
Giovedì 15 ottobre – Alpinismo Lecchese
Lecco, riconosciuta culla dell’alpinismo in Europa e nel Mondo, per tutto il secolo precedente è stato il vivaio dei protagonisti che hanno fatto la storia dell’alpinismo italiano. Patria del Gruppo Ragni della Grignetta e del Gruppo Gamma, Lecco ha sfornato eccellenze che si sono distinte sulle grandi pareti di roccia e ghiaccio delle Alpi e del mondo.
La serata “Alpinismo Lecchese” è un format che vuole ripercorrere le tappe e le ricorrenze delle conquiste alpinistiche dei protagonisti lecchesi (del passato ma anche dei tempi più recenti).
Quest’anno i protagonisti saranno Marco Anghileri e la Civetta. Dal 14 al 18 gennaio 2000 Marco Anghileri salì in prima invernale solitaria la via Solleder alla Nord-Ovest del Civetta, la prima via di VI grado delle Alpi. Ad aprirla, nel lontano 1925 furono Emil Solleder e Gustav Lettenbauer, due alpinisti della Scuola di Monaco.
Marco Anghileri, allora trentenne, impiegò ben 5 giorni per superare la parete nell’inverno del 2000. La storia di Marco Anghileri è indissolubilmente legata a questa parete. Qui infatti, pochi anni prima, salì in solitaria invernale la via Aste alla Punta Civetta, all’età di soli 24 anni. La sua è una lunga storia, di una vita vissuta in montagna, di una passione e di una provenienza familiare e territoriale che hanno reso Marco un predestinato.
- Lecco – Sala Camera di Commercio
Viale Tonale, 28/30
Ore 21
Accadde 20 anni fa: La Solleder di Marco Anghileri
Ingresso libero
Venerdì 16 ottobre – Il Grande Alpinismo
Ogni anno, la serata del venerdì è incentrata su un grande alpinista della scena internazionale. Da sfondo sono le arene come gli Ottomila Himalayani, la Patagonia, il Grande Nord, le pareti dello Yosemite e delle Alpi. I protagonisti sono i più noti esponenti dell’alpinismo mondiale del giorno d’oggi, che si sono distinti per le proprie imprese e lo stile con cui le hanno realizzate.
Protagonista Alessandro Baù con “Space Vertigo: dalle pareti della Patagonia alle Tre Cime di Lavaredo”. Alessandro ha iniziato ad arrampicare con suo papà, e nel frattempo giocava a pallanuoto. Giunto il momento di sedersi sui banchi dell’università per districarsi tra i libri di ingegneria, ha lasciato calottina e pallone per dedicarsi alle falesie e alle grandi pareti delle Dolomiti. Pian piano ha scoperto lo scialpinismo, il ghiaccio, il misto, l’alpinismo invernale e poi ha iniziato a viaggiare!
Contemporaneamente anche il lavoro di ingegnere portava Alessandro Baù a girare i mari su navi da costruzione; con il suo travetto portatile da valigia cercava di allenarsi e di ricaricare le batterie e tenersi così pronto per nuove avventure. Parallelamente alla sua laurea, ottenuta nel 2007, iniziano i grandi progetti sulla parete delle pareti, la Nord-Ovest del Civetta.
Riesce a mettere a segno prime ripetizioni, prime solitarie e prime invernali su vie di grandissimo spessore come “Messico Cabrones” e “Nuvole Barocche”. Poi, nel 2008, assieme a Nicola Tondini, è nata “Chimera Verticale”. Nel 2012, assieme a Alessandro Beber e Nicola Tondini apre “Colonne d’Ercole”, tutte vie con difficoltà altissime. Infine, i monti della Patagonia, le grandi pareti dei fiordi norvegesi e infine il suo recente capolavoro: “Space Vertigo” sulla Cima Ovest di Lavaredo. Alessandro Baù è oggi uno dei migliori che si trovano sulla scena italiana.
- Lecco – Sala Camera di Commercio
Viale Tonale, 28/30
Ore 21 Serata
Alessandro Baù in Space Vertigo: dalle pareti della Patagonia alle Tre Cime di Lavaredo
Ingresso su prenotazione (leccomountainfestival.com)
Sabato 17 ottobre – Premio Stile Alpino
La serata di sabato si aprirà con La storia dei Ragni di Lecco. Presentazione a cura di Serafino Ripamonti, autore del libro “I Ragni di Lecco”, Rizzoli 2020 La lunga storia di un gruppo di uomini uniti da un comune entusiasmo irrefrenabile per la montagna e dalla volontà di trasmettere l’esperienza e le conoscenze acquisite alle nuove generazioni. 256 pagine di testo e immagini che ripercorrono la storia del noto gruppo alpinistico lecchese, dalle origini nel 1946 alle recenti avventure. 74 anni di storia di grandi imprese alpinistiche in giro per il mondo.
A seguire si entrerà nel vivo con la consegna del Premio Stile Alpino, in collaborazione con la rivista Stile Alpino Magazine – magazine di alpinismo fondato dal gruppo dei Ragni della Grignetta nel 2009 ed oggi gestito da Alpine Studio Editore. Il Lecco Mountain Festival è ora alla seconda edizione del premio alpinistico per onorare la migliore ascensione dell’anno. “In Italia e nel mondo ci sono vari premi alpinistici, la cui maggioranza di essi premia il protagonista di avventure verticali memorabili, oppure premi alla carriera alpinistica. Quindi, dovendo necessariamente distinguere il Premio Stile Alpino da riconoscimenti simili, si è reso necessario istituire delle doverose distinzioni”.
Prima di tutto: lo stile. Sono in nomination esclusivamente ascensioni compiute in stile alpino, che siano state effettuate sulle Alpi o nel resto del mondo, lo stile è il primo dei criteri di selezione. Non saranno prese in considerazione ascensioni compiute in modo diverso dallo stile alpino, o arrampicate compiute con l’utilizzo di corde fisse. Solo alpinisti e arrampicatori italiani sono ammessi al Premio. Il campo d’azione delle salite è invece illimitato: dalle Alpi alle Isole, dall’Europa all’Himalaya.
Il Premio è articolato in due sezioni:
- Premio Rock, per tutte le ascensioni effettuate su roccia, sia in Italia che all’estero.
- Premio Alpinistico, per tutte le ascensioni effettuate su neve, ghiaccio e misto, dalle grandi pareti himalayane e patagoniche, alle pareti delle Alpi e di altri gruppi montuosi dei cinque continenti.
A scegliere i vincitori una giuria di alpinisti che quest’anno, la giuria sarà così composta: Giuseppe Miotti, Mario Conti, Roberto Chiappa, Simone Pedeferri, Andrea Gaddi. Presidente di giuria: Federico Magni, direttore responsabile della rivista Stile Alpino.
La giuria provvede a stilare un elenco di ascensioni che ritengono meritevoli di essere premiate. Non sono accettate autocandidature. Saranno invitati in sala i protagonisti delle ascensioni finaliste, che condivideranno col pubblico il proprio racconto (accompagnati da immagini e video). Al termine, verranno annunciati i vincitori. L’elenco delle ascensioni in nomination verrà pubblicato domani, 9 ottobre.
- Lecco – Sala Camera di Commercio
Viale Tonale, 28/30
Ore 21 – La storia dei Ragni di Lecco
Ore 21.30 – Premio Stile Alpino