Il monito del Cai: “Non usare ‘ramponcini’ su terreni innevati ripidi”

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ramponcini
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L’Osservatorio Nazionale del Cai lancia l’allarme, cresce il numero di incidenti in montagna per l’utilizzo errato di “ramponcini” e “catenelle”

Si accomanda a tutti gli escursionisti di seguire attentamente le indicazioni fornite dai produttori dei dispositivi

LECCO – Negli ultimi giorni, l’Osservatorio Nazionale degli Incidenti in Montagna, promosso dal Club Alpino Italiano, ha rilevato un preoccupante aumento degli incidenti che hanno coinvolto escursionisti impegnati in percorsi su pendii ripidi e innevati. L’ultimo di questi incidenti ha avuto purtroppo un esito fatale. Le analisi condotte dall’Osservatorio indicano che, nonostante l’uso di attrezzi come “catenelle” o “ramponcini” per la progressione su neve dura, molti escursionisti sono scivolati, con gravi conseguenze.

Secondo l’Osservatorio, il problema principale risiede nell’uso improprio o nella scarsa consapevolezza delle limitazioni tecniche di questi dispositivi. Le “catenelle” e i “ramponcini” sono strumenti utili, ma presentano specifiche limitazioni: hanno minima sporgenza delle punte, una moderata adesione torsionale alla calzatura e una bassa adattabilità alla taglia della calzatura.

Queste caratteristiche tecniche impongono delle restrizioni sull’uso: devono essere utilizzati solo su pendii con inclinazioni inferiori a quanto indicato dal manuale del costruttore (generalmente meno di 20° di inclinazione); possono essere impiegati su pendii con inclinazioni modeste (tra 22° e 27°), proporzionalmente all’abilità dell’individuo e devono essere utilizzati solo su pendii dove l’arresto in caso di scivolata sia possibile, in base alla conformazione del terreno.

L’Osservatorio raccomanda a tutti gli escursionisti di seguire attentamente le indicazioni fornite dai produttori dei dispositivi e di non superare mai le limitazioni d’uso riportate. Queste raccomandazioni sono fondamentali per garantire la sicurezza personale e ridurre il carico sul sistema di soccorso d’emergenza, già messo a dura prova dagli incidenti recenti.

Cos’è l’Osservatorio Nazionale degli Incidenti in Montagna

L’Osservatorio è un’iniziativa del Club Alpino Italiano finanziata anche dal Ministero del Turismo, raccoglie e analizza i dati sugli incidenti in montagna. Composto da un gruppo multidisciplinare di esperti, l’Osservatorio studia le dinamiche degli incidenti per fornire raccomandazioni di prevenzione e supportare le indagini degli enti preposti. Collaborando con varie organizzazioni, forze di polizia, istituti universitari e associazioni, l’Osservatorio si pone come obiettivo strategico la riduzione degli incidenti in montagna attraverso la condivisione di conoscenze scientificamente validate.